A fine aprile si è costituita a Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, la Onlus Peppino Falconio pensata dai figli dell’omonimo chef locale scomparso un anno fa per portare avanti quella che è sempre stata la sua missione: formare i cuochi del futuro. Falconio è stato chef e docente per oltre trent’anni negli istituti alberghieri di Formia, Pescara, Castrovillari e Villa Santa Maria, ha formato centinaia di cuochi in tutta Italia. La grande passione per l’insegnamento lo ha accompagnato per tutta la carriera. Un insegnamento non solo professionale ma anche di vita. Una vita da cuoco, fatta di rinunce, scelte coraggiose e, spesso, di viaggi in solitudine. La Onlus a lui dedicata nasce per dare un’opportunità concreta di crescita professionale ai ragazzi freschi di diploma dell’istituto alberghiero che si apprestano ad affrontare il mondo del lavoro. La Federazione italiana cuochi ha annunciato il suo pieno sostegno all’iniziativa.
Rocco Pozzulo e Lorenzo Pace
Le parole del presidente Pozzulo
«La costituzione della Onlus Peppino Falconio, che onora la memoria dello chef villese - ha detto il presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi,
Rocco Pozzulo - è una lodevole iniziativa soprattutto perché si pone l’obbiettivo, attraverso una
borsa di studio, di stimolare i futuri cuochi a studiare sempre di più per arrivare preparati alla realtà lavorativa».
«La
Federazione Italiana Cuochi che fa della formazione professionale il suo agire – spiega Pozzulo, che sarà membro della commissione di valutazione che selezionerà l’allievo dell’Istituto alberghiero di Villa Santa Maria - ritiene che la realtà imponga agli studenti degli istituti alberghieri oltre al “sapere manuale”
una sempre maggiore formazione culturale e iniziative di questo genere contribuiscono al nostro obbiettivo. Per questa sintonia di intenti, con piacere la Federazione Italiana Cuochi e l’Unione regionale Cuochi Abruzzesi
collaborano e sostengono convintamente la Onlus Peppino Falconio».
Il sostegno dei cuochi Abruzzesi
Farà parte della commissione di valutazione anche il presidente regionale della Urca Abruzzo
Lorenzo Pace che aggiunge: «Il
cuoco contemporaneo deve possedere un’ampia cultura professionale. Perché per poter realizzare e trasmettere bisogna sapere e per conoscere bisogna studiare, condividere e mettersi in discussione. Si tratta della prima iniziativa di questo genere in Abruzzo e come
cuochi abruzzesi siamo fieri di poter inaugurare un progetto che, girando l’Italia, porterà alto il nome della regione e della sua
centenaria tradizione in ambito culinario».