La guerra contro il gioco d'azzardo arriva nella Capitale. Dopo il Comune di Bergamo che per primo in Italia ha preso provvedimenti contro le slot machine, è il turno della giunta di Virginia Raggi, che dice basta all'effetto “Las Vegas” e impone regole restrittive per l'uso delle slot machine. Mentre lo Stato si muove verso una concreta normativa atta a regolare il dilagare di questo fenomeno, un altro Comune si aggiunge dunque all'elenco di quelli che lottano contro effetti del gioco d'azzardo quali la ludopatia. Le slot machine, ha spiegato il sindaco, saranno vietate «nei perimetri del centro e nelle aree pedonali o comunque nelle zone interdette alla circolazione dei veicoli».

Ma proprio questa indicazione è stata uno dei principali motivi di attacco dell’opposizione, secondo cui la Raggi starebbe ignorando l’aspetto principale del problema: le periferie. «Il vero dramma sociale del gioco d’azzardo a Roma - ha affermato Michela Di Biase, capogruppo in Comune del Partito Democratico - si consuma lontano dal centro: è qui che usura e organizzazioni criminali dedite allo spaccio e al controllo della prostituzione esercitano il loro dominio».
«La distanza di 500 metri dai luoghi sensibili è prevista in tutti i municipi - ha replicato il consigliere capitolino M5S Paolo Ferrara - ma lo stesso divieto varrà in tutte le altre zone pedonali della città, anche in quelle che realizzeremo finalmente nelle periferie per favorire la ricostruzione del tessuto sociale».
L'attacco mediatico del sindaco di Roma al gioco d'azzardo, postato sul blog del Movimento Cinque Stelle, è l'ufficiale comunicazione di un iter già cominciato. «Il centro storico - si legge nel post firmato Virginia Raggi e i consiglieri M5S - sarà off limits alle slot machine. Abbiamo depositato la scorsa settimana una delibera di iniziativa consiliare sul regolamento delle sale slot a Roma. Un’importante iniziativa targata M5S per tutelare la salute dei nostri cittadini con conseguenti effetti sulla sicurezza della città, la viabilità, l’inquinamento acustico, il decoro urbano e la quiete pubblica».
Ufficio protocollo e segreteria generale hanno già visto passare l'iniziativa, che nei prossimi giorni sarà discussa dai Municipi romani per poi arrivare al Consiglio comunale e trasformarsi in normativa. Il regolamento che ne verrà fuori prevede l'introduzione di «limiti di distanza di 500 metri - scrive Raggi - dai luoghi “sensibili” come scuole, centri sportivi, chiese, caserme e sportelli bancomat. Limiti che puntano a garantire migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute e dell’ordine pubblico e a prevenire il rischio di utilizzo da parte di minorenni».
A questa prima linea guida si aggiungono indicazioni a livello temporale: utilizzo delle slot consentito dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 18.00 alle 22.00, solo nei feriali, mai nei festivi. Le sanzioni, aggiungendosi a quelle già esistenti, prevedono in caso di violazioni reiterate, sospensioni o, in casi gravi, revoche delle licenze da parte del Comune.