“Servire con gusto, toccando il cuore”, questo è il motto che l’Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione “Luigi Carnacina” di Bardolino-Valeggio sul Mincio (Vr) ha ideato per il concorso nazionale rivolto agli allievi diversamente abili iscritti agli istituti alberghieri o ai centri di formazione professionale. In questa edizione della manifestazione si sono aggiudicati il primo premio gli studenti Fabio Di Perri (settore cucina) e Nicusor Ciuperca (sala) dell’Istituto Giorgio Vasari di Figline e Incisa Valdarno in provincia di Firenze.
Nicusor Ciuperca e Fabio Di Perri
Sotto l’attenta supervisione del dirigente scolastico prof. Eugenio Campora e dei docenti organizzatori Serena Marchioro e Cristian Isola Casagrande, affiancati dagli studenti del “Carnacina” in qualità di tutor, 36 concorrenti arrivati da tutta Italia hanno partecipato alla fase finale del concorso, affrontando la valutazione di una giuria di esperti dell’enogastronomia composta da chef e ristoratori come Sergio Maria Teutonico, Fabio Tacchella, Fabio Potenzano, Franco Predomo e Gianni Veronesi.
Il tema della manifestazione per gli studenti del settore cucina era la preparazione di un piatto a scelta sulla base di un paniere di prodotti predefinito dall’organizzazione e Fabio Di Perri ha realizzato un “Filetto di maiale in crosta con flan di carote in salsa Monte Veronese”, mentre l’alunno del settore sala, Nicusor Ciuperca, si è impegnato prima nella perfetta preparazione della “mise en place” di un tavolo, a seguire in quella di un cappuccino, poi nel servizio e nella presentazione alla giuria del piatto preparato dal proprio compagno di squadra di cucina e infine nella realizzazione di uno sparkling “Orange dream jam” a base di marmellata di agrumi, succo di arancia, succo di limone, Mandarinetto Isolabella e spumante metodo Classico brut.
Fabio Di Perri
Di questa bella e significativa affermazione dell’Istituto Giorgio Vasari di Figline e Incisa Valdarno parliamo con la professoressa Claudia Beni, che insieme al professor Salvatore Grieco ha preparato l’evento ed ha accompagnato e seguito gli alunni a Valeggio sul Mincio.
Sono molti gli allievi diversamente abili a frequentare l’Istituto?
Sì. Il nostro Istituto ha nella propria offerta formativa, che comprende anche un profilo tecnico e uno liceale, un indirizzo professionale piuttosto numeroso e percentualmente la stragrande maggioranza degli alunni diversamente abili vengono orientati fin dalla scuola di primo grado a frequentare gli istituti professionali, per cui, rispetto alla media, le percentuali sono piuttosto elevate. Ma proprio per questo al “Vasari” si è fatta dell’inclusività e dell’integrazione degli alunni diversamente abili una sorta di modello di eccellenza.
Il risultato ottenuto è il frutto di un lavoro che viene da lontano; certo, fin dal primo biennio del corso di studi e poi, via, via che gli alunni acquisiscono competenze professionali e sicurezza nelle proprie capacità, il lavoro si fa più mirato a porre l’accento su quelle attività che l’alunno sente come veri e propri punti di forza, con l’ambizione, da parte di noi docenti, a creare le condizioni per il raggiungimento di un grado elevato di autonomia, sia nell’ambito delle esercitazioni scolastiche, sia nell’esperienza lavorativa vera e propria con l’attivazione di attività di stage professionali presso le aziende del settore.
Nicusor Ciuperca
Fabio e Nicusor sono due ragazzi che frequentano la quarta classe, hanno sviluppato un percorso di studi piuttosto buono e grazie alla loro motivazione e alla tenacia con cui si sono impegnati nei vari aspetti delle discipline professionali hanno pienamente valorizzato la propria manualità e competenza in ogni aspetto del proprio specifico settore, ed acquisito sicurezza e autostima anche attraverso esperienze in Alternanza Scuola Lavoro presso importanti e prestigiose strutture fiorentine oltre che partecipando in prima persona e con buoni risultati ad altre manifestazioni e concorsi riservati ad alunni diversamente abili.
La partecipazione al concorso “Ristorazione diversa” ha rappresentato per questi ragazzi un qualcosa di molto importante. Lo si poteva leggere nei loro occhi dall’inizio alla fine della manifestazione. Un punto d’arrivo, per certi versi. La gioia all’annuncio della Giuria della loro affermazione, un misto di orgoglio e appagatezza, uno stato di “leggerezza” che è stato il miglior premio per noi docenti, consapevoli di aver contribuito affinché si realizzasse quella loro soddisfazione. Ma anche un punto di partenza, data la loro giovanissima età, verso traguardi ancora più ambiziosi.
Una cosa bella. Per tutta la nostra comunità scolastica; sono stati e continuano ad essere davvero dei campioni. Da prendersi ad esempio. Per tutti.