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Casa de Rinaldi trionfa al Best Avpn Pizzeria 2022

Lo storico locale nel cuore di Rione Alto a Napoli, guidato da Salvatore de Rinaldi e da suo figlio Cristiano, ha primeggiato nel contest ideato e organizzato dall'Associazione Verace Pizza Napoletana

 
07 dicembre 2022 | 12:38

Casa de Rinaldi trionfa al Best Avpn Pizzeria 2022

Lo storico locale nel cuore di Rione Alto a Napoli, guidato da Salvatore de Rinaldi e da suo figlio Cristiano, ha primeggiato nel contest ideato e organizzato dall'Associazione Verace Pizza Napoletana

07 dicembre 2022 | 12:38
 

A vincere la quarta edizione di Best Avpn Pizzeria, contest ideato e organizzato dall'Associazione Verace Pizza Napoletana, è Casa de Rinaldi, storico locale nel cuore di Rione Alto a Napoli, guidato da Salvatore de Rinaldi e da suo figlio Cristiano.

L'edizione 2022 è la prima che ha visto come aventi diritto al voto esclusivamente i maestri pizzaiuoli affiliati all’associazione: sono stati, quindi, 600 i votanti, distribuiti in tutti i continenti, una giuria davvero unica al mondo.

Per Antonio Pace, presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana: «Best Avpn Pizzeria è un concorso unico al mondo con i pizzaiuoli giudicati dai propri colleghi, attraverso dei criteri ben precisi che hanno come base ovviamente la qualità del prodotto ma che tengono conto di tanti altri elementi quali la creatività, il servizio, gli abbinamenti, l’estetica del locale. Ottenere questo premio significa realmente entrare nel gotha della pizza nel mondo».

L’associazione, inoltre, ha reso pubblici i dati di un doppio sondaggio, sottoposto a centinaia dei suoi affiliati e, al tempo stesso, attraverso i social a un nutrito pubblico di appassionati, che offre una fotografia nitida dello stato di salute del mondo della pizza

Il presidente Pace, infine, è anche intervenuto sulla decisione dell’Unione Europea di iscrivere la pizza napoletana tra le Stg (Specialità Tradizionali Garantite) con riserva di nome.

Da sinistra: Salvatore de Rinaldi e suo figlio Cristiano, titolari di Casa de Rinaldi, sono i vincitori della quarta edizione di Best Avpn Pizzeria

Da sinistra: Salvatore de Rinaldi e suo figlio Cristiano, titolari di Casa de Rinaldi, sono i vincitori della quarta edizione di Best Avpn Pizzeria

Il titolo resta quindi a Napoli

Casa de Rinaldi aggiunge il proprio nome a quello di illustri predecessori come Enzo Coccia di La Notizia nel 2014, Ciro Salvo di 50 Kalò nel 2019 e Attilio Bachetti di Pizzeria da Attilio nel 2021, con i titolari Salvatore e Cristiano de Rinaldi, che hanno dichiarato: «Si tratta di un’emozione immensa. Un riconoscimento che premia anni di lavoro e di sacrificio e che in qualche modo attesta la bontà del nostro percorso e delle nostre scelte, sempre basate sulla ricerca della qualità e dell’attenzione nei confronti della nostra clientela. Ed è bellissimo ricevere questo premio dalle mani del presidente di Avpn, un’associazione che per tutti noi rappresenta da sempre un preciso punto di riferimento».

Cristiano De Rinaldi con Antonio Pace, presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana

Cristiano De Rinaldi con Antonio Pace, presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana

Un'immagine della pizzeria Casa de Rinaldi a Napoli

Un'immagine della pizzeria Casa de Rinaldi a Napoli

I risultati del doppio sondaggio

Per le due parti, centinaia degli affiliati all'associazione e un nutrito pubblico di appassionati, quasi con la stessa percentuale (76.6% per i pizzaioli, 78% per i clienti) a risultare fondamentale è il prodotto. Diverse le percezioni quando a essere presi in considerazioni sono altri elementi. L’estetica del locale è fondamentale per appena il 2.13% dei pizzaioli mentre si sale al 7% per i consumatori. Che riservano alla qualità del servizio appena il 9% contro il 15% nel giudizio dei proprietari.

Per la promozione i pizzaioli scelgono i social

In fatto di promozione, i pizzaioli non hanno dubbi e si affidano ai social con addirittura il 91.49%. Il target primario è quello costituito dai gruppi di amici (53.19%) ma rimane anche un punto di riferimento per le famiglie (36.17%), decisamente meno per le coppie (4.26%) e per incontri di lavoro (6.38%). Il sabato trionfa come giorno di massima affluenza (70.21%).

La scelta è spesso condizionata dal passaparola

Sul lato consumatori, per oltre il 70% la pizzeria rimane meta sicura per serata con amici o con la famiglia (71%). Il 46% bada molto alla pulizia del locale, il 26% attenziona i tempi di attesa mentre il 21% si lascia sedurre dalla qualità del servizio in sala. La scelta è spesso condizionata dal passaparola: al consiglio di amici e conoscenti si affida il 41% dei consumatori, mentre il 26% spulcia con attenzione i social. Guide, trip advisor e blog totalizzano un interessante 33%.

 

Margherita in cima alla lista di preferenze

Sul challenge tra pizza tradizionale e nuove versioni della stessa, il pubblico non ha esitazioni: la pizzeria ideale è quella che propone pizza napoletana, con una maggioranza del 90%, che non lascia spazio a dubbi e con la Margherita in cima alla lista di preferenze. Altro dato rilevante è quello relativo alla frequenza delle serate in pizzeria: il 49% degli intervistati si attesta su ben quattro volte al mese, il 29% tra le due e le quattro, il 19% si concede una serata al mese.

La questione Stg per la pizza napoletana

Il sondaggio è stato uno tra gli argomenti approfonditi nel corso della premiazione ma non certamente l’unico, considerato il momento particolare che vive il settore. Ha fatto il giro del mondo la notizia della decisione dell’Unione Europea di iscrivere la pizza napoletana tra le Stg (Specialità Tradizionali Garantite) con riserva di nome. In pratica la norma sancisce il divieto di utilizzare il termine “pizza napoletana” laddove il prodotto non sia conforme al disciplinare di produzione registrato sotto il marchio Stg. Sul tema è intervenuto il presidente Pace che ha dichiarato: «Si tratta di una questione complessa che richiede i giusti approfondimenti che consentano a tutti, noi pizzaiuoli per primi, di comprenderne appieno la portata e il significato. Che dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ci siano state molte dichiarazioni spesso in contraddizione tra loro, testimonia La delicatezza del tema. Che va studiato con attenzione per esaminare tutti i risvolti, evitando che rimangano zone d’ombra che offrano il fianco a diverse interpretazioni».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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