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Cinesi più bravi con il gusto amaro? Dipende dall'anatomia della lingua

Uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Copenhagen suggerisce come l'etnia possa anche svolgere un ruolo nella sensibilità di una persona al gusto amaro.

 
08 gennaio 2021 | 18:02

Cinesi più bravi con il gusto amaro? Dipende dall'anatomia della lingua

Uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Copenhagen suggerisce come l'etnia possa anche svolgere un ruolo nella sensibilità di una persona al gusto amaro.

08 gennaio 2021 | 18:02
 

Perché i danesi non sono abili come i cinesi a distinguere i gusti amari? Tutto dipende da una differenza anatomica tra le lingue dei due popoli. A dirlo è uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Copenhagen che suggerisce come l'etnia possa anche svolgere un ruolo nella sensibilità di una persona al gusto amaro che si trova, ad esempio, nei broccoli, nei cavoletti di Bruxelles e nel cioccolato fondente.

La stragrande maggioranza dei soggetti cinesi del test è più sensibile ai sapori amari - Cinesi più bravi con il gusto amaro? Dipende dall'anatomia della lingua

La stragrande maggioranza dei soggetti cinesi del test è più sensibile ai sapori amari

«I nostri studi dimostrano che la stragrande maggioranza dei soggetti cinesi del test è più sensibile ai sapori amari rispetto ai danesi. Notiamo un collegamento tra la prominenza del gusto amaro e il numero di piccole protuberanze, note come papille, sulla lingua di una persona», dice Wender Bredie, del Dipartimento di scienze alimentari dell'Università di Copenaghen.

Analisi attraverso l’intelligenza artificiale
Utilizzando un nuovo metodo di intelligenza artificiale, i ricercatori hanno analizzato il numero di papille dette fungiformi sulle lingue di 152 persone. Queste papille, chiamate così perché a forma di fungo, sono sulla punta della lingua e svolgono un ruolo centrale nelle nostre esperienze di cibo e gusto.

I cinesi più bravi con il gusto amaro
L'analisi ha dimostrato che i soggetti cinesi del test avevano generalmente un maggior numero di queste papille rispetto ai soggetti danesi, un risultato che i ricercatori ritengono spieghi perché i cinesi sono più bravi a gustare i sapori amari. Tuttavia, sono gli stessi studiosi a precisare come sia necessario continuare gli studi, su campioni più grandi, per dimostrare come queste differenze valgano a livello della popolazione generale.

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