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Le carote aiutano a mantenere l’abbronzatura, vero o falso?

Vero. Il colore arancione di alcuni alimenti, come carote, albicocche e melone, è dovuto alla presenza di beta-carotene, una sostanza che appartiene alla famiglia dei carotenoidi, pigmenti vegetali precursori della vitamina A

 
25 luglio 2022 | 07:30

Le carote aiutano a mantenere l’abbronzatura, vero o falso?

Vero. Il colore arancione di alcuni alimenti, come carote, albicocche e melone, è dovuto alla presenza di beta-carotene, una sostanza che appartiene alla famiglia dei carotenoidi, pigmenti vegetali precursori della vitamina A

25 luglio 2022 | 07:30
 

Molti credono che mangiare carote e alimenti di colore arancione aiuti a mantenere l’abbronzatura. Vero o falso? Risponde la dottoressa Manuela Pastore, dietista della Direzione Sanitaria dell’ospedale Humanitas in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.

Le carote aiutano a mantenere l’abbronzatura, vero o falso?


Merito del beta-carotene

«Vero. Il colore arancione di alcuni alimenti, come carote, albicocche e melone, è dovuto alla presenza di beta-carotene, una sostanza che appartiene alla famiglia dei carotenoidi, pigmenti vegetali precursori della vitamina A che favoriscono l’abbronzatura. La vitamina A, di cui il beta-carotene è il precursore, è un antiossidante naturale ed essenziale sia per la crescita che per la vista, ma anche per la protezione della pelle. Il beta-carotene infatti stimola la produzione di melanina, una sostanza prodotta dalla pelle quando sottoposta ai raggi solari, utile ed indispensabile per avere un’abbronzatura uniforme e duratura oltre ad essere molto importante per proteggere la pelle dagli effetti negativi dei raggi solari. Sono ricchi di beta-carotene molti alimenti di colore arancione come le albicocche, il melone, le patate dolci, la zucca, i peperoni, le carote ma anche gli spinaci e le verdure a foglia verde. Inoltre, il beta-carotene, come tutti i carotenoidi, è una sostanza liposolubile, ovvero il suo assorbimento è reso possibile grazie alla presenza di sostanze lipidiche, cioè grasse, e non è solubile nell’acqua: per questo motivo al fine di aumentarne l’assorbimento da parte dell’organismo, se ne raccomanda l’assunzione in associazione a una sostanza grassa come ad esempio l’olio d’oliva».

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