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Dolore al tallone: ecco le cause e le cure

Dolore al calcagno, la comparsa di una “gobba” sul tallone e dolore a indossare le scarpe ma anche a tenerle ai piedi, sono sintomi della tendinopatia inserzionale del tendine di Achille

 
11 febbraio 2022 | 15:37

Dolore al tallone: ecco le cause e le cure

Dolore al calcagno, la comparsa di una “gobba” sul tallone e dolore a indossare le scarpe ma anche a tenerle ai piedi, sono sintomi della tendinopatia inserzionale del tendine di Achille

11 febbraio 2022 | 15:37
 

Chi soffre di dolore al tallone (o calcagno) spesso deve il proprio fastidio a una patologia del tendine di Achille. Tante sono le possibili cause di questo dolore: l’utilizzo di scarpe antinfortunistiche, scarpe con le suole dure e non adatte al proprio piede, ma anche attività che richiedono di trascorrere tante ore in piedi. Il dolore, talvolta, può associarsi alla comparsa di una sorta di gobba sul tallone, e in questi casi indossare le scarpe diventa davvero difficile. Ne parla il dottor Federico Usuelli, responsabile ortopedia della caviglia e del piede di Humanitas San Pio X in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo integralmente.

Dolore al tallone e tendinopatia Dolore al tallone: ecco le cause e le cure

Dolore al tallone e tendinopatia


Tendinopatia inserzionale del tendine di Achille: i sintomi


Dolore al calcagno, la comparsa di una “gobba” sul tallone e dolore a indossare le scarpe – ma anche a tenerle ai piedi – sono sintomi della tendinopatia inserzionale del tendine di Achille, ovvero la zona dove il tendine si inserisce sul calcagno. Si tratta di una zona in cui si trovano diverse strutture (come borsa retroachillea, calcagno, tessuti molli) che circondano il tendine d’Achille e che a causa dello stress meccanico del tendine che sfrega su queste strutture, può infiammarsi. Lo sfregamento poi aumenta a causa di calze e scarpe, e per questo motivo, la tendinopatia inserzionale del tendine di Achille colpisce soprattutto chi indossa, per lavoro o per lungo tempo, calzature dure che aumentano l’attrito.


La visita ortopedica per la diagnosi


La visita ortopedica specialistica è fondamentale per poter valutare la terapia adatta, sulla base dell’entità del problema.
Anche se il rischio di rotture del tendine di Achille in questi casi sia basso, è comunque importante valutare il problema dal punto di vista clinico.


Tendinopatia inserzionale del tendine di Achille: i trattamenti


«Quando i trattamenti conservativi con onde d’urto o tecarterapia non sono efficaci, oggi si possono effettuare terapie chirurgiche mininvasive che tolgono il conflitto dovuto allo sfregamento del calcagno sul tendine, e risolvono il dolore», spiega il dottor Usuelli. Le terapie chirurgiche possono essere di tipo endoscopico, attraverso piccoli fori in punti specifici del tendine, ma ciò è possibile solo nei casi in cui non esistono calcificazioni intratendinee; oppure con incisione mediana intratendinea.


«L’incisione mediana intratendinea è la più utilizzata dal mio gruppo perché permette in modo innovativo di asportare la porzione di calcagno che causa il problema senza disinserire il tendine dal calcagno stesso. In questo modo, il tendine d’Achille non perde la tensione originaria, l’intervento può essere eseguito in day-hospital o con una notte di ricovero e dopo 4 settimane di stampelle prima con carico sfiorante, poi anche con appoggio sulle braccia e l’arto controlaterale, è possibile raggiungere il carico completo. Per gli sportivi, invece, la ripresa di un’eventuale attività sportiva agonistica dovrà attendere 4-6 mesi dall’intervento», conclude il dottor Usuelli.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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