Chi ben comincia è già a metà dell’opera, si dice. Per questo, iniziare a leggere sin da piccoli è fondamentale. I benefici della lettura sono, infatti, ben noti: mantiene il cervello allenato, migliora l’empatia e ha un effetto molto positivo sull’autostima. Inoltre, i libri possono essere un prezioso e valido aiuto per raccontare ai bambini situazioni difficili, come proprio la pandemia che stiamo vivendo.
I libri possono essere un prezioso e valido aiuto per raccontare ai bambini situazioni difficili
Ma
l’ascolto di storie è fondamentale anche per
sviluppare un altro aspetto della vita del bambino: la sua capacità di
esprimersi.
Leggere ai bambini con costanza e quotidianità, infatti, specialmente in età prescolare, permette loro di arrivare alle scuole elementari con un bagaglio di parole che supera il milione e mezzo. Al contrario, se nessuno legge per loro, il lessico dei bambini scende ad appena 4600 parole, un divario enorme che i ricercatori dell’Università dell’Ohio hanno chiamato: “Million word gap”.
D’accordo anche
Marco Nuara, pediatra di
Humanitas San Pio X, che ne parla in un articolo apparso su Humanitas Salute, che pubblichiamo integralmente.
“Lo
studio, pubblicato sul Journal of Developmental and Behavioral Pediatrics in lingua inglese, ha analizzato 60 tra i più famosi libri per bambini e ha stimato il numero di parole a cui questi sono esposti durante la lettura.
I
libri cartonati, tipici dell’età prescolare, contengono in media dalle 140 alle 240 parole, e sono accompagnati da una serie di immagini. I ricercatori hanno calcolato che i genitori che leggono ai loro bambini almeno uno di questi libri ogni giorno forniscono ai loro figli circa
78000 parole all’anno, che arrivano a quasi
1,5 milioni, se sommiamo l’intero periodo prescolare. Ma non è tutto: la stima è da considerarsi per difetto, in quanto durante la lettura i genitori possono ampliare la storia con esperienze personali o altri racconti, e rispondere alle eventuali domande dei bambini con ulteriori parole nuove.
Parole nuove si trasformano, con il tempo, in nuove
abilità cognitive, proprietà di
linguaggio e capacità, da grandi, di formulare un pensiero personale e ragionato.
Dopo i
6 mesi è consigliabile iniziare a
leggere ai bambini libri in cartone o stoffa, colorati, che attirino l’attenzione e li coinvolgano. Dopo averglieli mostrati e letti, i genitori devono lasciare i libri a disposizione del bambino perché possa continuare a sfogliarli e ‘rileggerseli’ nella mente”. Leggere è uno dei migliori stimoli all’elaborazione del linguaggio che possiamo offrire ai nostri figli.
”