La Dieta mediterranea, oltre ai tanti effetti benefici sull'uomo, dimezza il rischio di fragilità nelle persone anziane, una condizione spesso associata al rischio di disabilità, demenza e morte prematura.
A rivelarlo è una ricerca che ha coinvolto quasi 5.800 anziani di vari Paesi tra cui l'Italia, una ricerca pubblicata sul Journal of American Geriatrics Society e condotta da Kate Walters e Gotaro Kojima dell'Università College di Londra.
foto: Impresa Mia
La fragilità è un indicatore del rischio di disabilità nell'anziano; è caratterizzata dalla presenza nella persona anziana di una o più di queste caratteristiche fisiche: perdita di peso, debolezza, lentezza, basso livello di attività e diminuzione della forza di presa con la mano.
Un anziano che è soggetto a fragilità è ad alto rischio di cadute, ospedalizzazione, disabilità, perdita di autonomia etc. Individuare quindi condizioni che possano ridurre il rischio di divenire anziani fragili è fondamentale per la salute di tutti, con il passare degli anni.
Gli esperti hanno visto che tanto più fedelmente gli anziani aderivano ai precetti della Dieta mediterranea, assumendo quindi alimenti come pesce, legumi, frutta secca, ortaggi, tanto minore era il rischio di divenire fragili. I più fedeli seguaci della dieta in questione hanno un rischio di fragilità addirittura dimezzato rispetto ai coetanei che non mangiano secondo la tradizione mediterranea.