Non serve partire per le foreste dell'Amazzonia. Basta anche un parco cittadino, una passeggiata tra gli alberi o pochi minuti in un giardino. Secondo una ricerca pubblicata su Frontiers in Psychology, venti minuti al giorno a contatto con la natura sono sufficienti per abbassare in modo significativo i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.

Come ridurre lo stress in 20 minuti: il potere rigenerante della natura
Un parco al giorno toglie lo stress di torno: lo dice la scienza
A dimostrarlo è uno degli studi condotti dalla University of Michigan su un gruppo di volontari, osservati per un periodo di otto settimane. I partecipanti dovevano trascorrere regolarmente del tempo all'aperto, in ambienti naturali come parchi o aree verdi urbane. Una condizione fondamentale: niente sport, niente conversazioni e niente attività potenzialmente rilassanti come la lettura o l'ascolto di musica. Il tempo doveva essere dedicato esclusivamente all'osservazione e alla connessione con l'ambiente naturale. Durante il periodo dell'esperimento, i ricercatori hanno misurato più volte i livelli di cortisolo nella saliva dei partecipanti. I risultati sono stati sorprendenti: già dopo 20 minuti trascorsi immersi nella natura si osservava una significativa riduzione dell'ormone. Il massimo beneficio si registrava intorno ai 30 minuti.
I dati raccolti suggeriscono un'ipotesi interessante: il contatto con la natura potrebbe essere “prescritto” come parte di un approccio terapeutico contro lo stress. Non una soluzione alternativa, ma un'aggiunta semplice ed efficace alla vita quotidiana, anche per chi vive in contesti urbani. Secondo Humanitas Salute, il cortisolo svolge un ruolo chiave nella nostra risposta agli stimoli stressanti, attivando il classico meccanismo di “attacco o fuga” in situazioni percepite come pericolose. Tuttavia, un'esposizione frequente a stress di tipo quotidiano - impegni lavorativi, scadenze, relazioni, sovraccarico di stimoli - può portare a un accumulo nocivo di questo ormone, contribuendo a infiammazioni e disturbi fisici ed emotivi.
Rallentare per respirare e non essere stressati
Il contatto con la natura agisce quindi come un riequilibratore. All'aria aperta gli stimoli sono più lenti, meno invasivi, più “umani”. Il cervello ha il tempo di elaborare profumi, colori e suoni in modo più armonioso, collegandoli a sensazioni positive, ricordi, emozioni. Anche solo il verde di un parco o di un terrazzo con qualche pianta può rappresentare un'occasione per ricaricarsi. Certo, non sempre è facile ritagliarsi 20 minuti al giorno tra gli impegni di una vita frenetica. Ma il consiglio è semplice: quando non si riesce a rispettare la “dose quotidiana”, si può compensare con un weekend in mezzo alla natura, una camminata nel verde o anche solo dedicando qualche minuto a prendersi cura delle piante di casa. Ogni momento conta, soprattutto se ci permette di riconnetterci con noi stessi.