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La prevenzione della degenerazione maculare senile inizia anche a tavola

Cibi ricchi di antiossidanti, carotenoidi e omega 3 possono aiutare a rallentare i danni alla retina e sostenere la salute oculare. I consigli dell'esperto per proteggere la vista con scelte mirate

 
21 giugno 2025 | 08:30

La prevenzione della degenerazione maculare senile inizia anche a tavola

Cibi ricchi di antiossidanti, carotenoidi e omega 3 possono aiutare a rallentare i danni alla retina e sostenere la salute oculare. I consigli dell'esperto per proteggere la vista con scelte mirate

21 giugno 2025 | 08:30
 

Colpisce fino al 30% degli over 80 ed è la prima causa di cecità irreversibile nei Paesi industrializzati. Ma contro la degenerazione maculare senile, una delle patologie oculari più diffuse tra gli anziani, si può agire anche a tavola. A dirlo è il biologo nutrizionista Luca Avoledo, esperto in naturopatia, che indica una serie di strategie alimentari e comportamentali utili per prevenire - o almeno rallentare - questa malattia degenerativa della retina.

La prevenzione della degenerazione maculare senile inizia anche a tavola

Contro la degenerazione maculare senile, l’alimentazione può fare la differenza

La degenerazione maculare senile (Dms) interessa in particolare la macula, la zona centrale della retina deputata alla visione nitida e ai dettagli. Ne esistono due forme principali:

  • la forma secca (atrofica), la più comune e a progressione lenta;
  • la forma umida (essudativa), più rara ma aggressiva, causata dalla crescita anomala di vasi sanguigni che possono sanguinare o rilasciare liquidi.

Se per la forma umida esistono trattamenti farmacologici (iniezioni intraoculari di anti-Vegf), non ci sono ad oggi cure risolutive per la forma secca. Ecco perché la prevenzione - soprattutto attraverso una corretta alimentazione e l'eliminazione di comportamenti a rischio - rappresenta la vera arma per salvare la vista.

A tavola con la retina: cosa mangiare per proteggerla

I protagonisti della dieta salva-vista sono due carotenoidi: luteina e zeaxantina, antiossidanti che si concentrano proprio nella macula, contribuendo a mantenerla sana. Li trovi in abbondanza in spinaci, cavolo riccio, bietole, piselli e persino nelle uova (soprattutto nel tuorlo).

La prevenzione della degenerazione maculare senile inizia anche a tavola

Le uova sono ricche di luteina e zeaxantina

Altro pilastro della dieta protettiva sono gli omega 3, in particolare il DHA, componente strutturale della retina e potente antinfiammatorio naturale. Le fonti migliori? Sardine, alici, sgombri e pesce azzurro in generale. Non devono mancare vitamina C (agrumi, kiwi), vitamina E (frutta secca e oli vegetali spremuti a freddo) e polifenoli, sostanze che contrastano lo stress ossidativo, presenti in alimenti come mirtilli, uva nera e tè verde. Attenzione invece a zuccheri semplici, cibi fritti e grassi ossidati, spesso presenti negli alimenti industriali e confezionati: favoriscono infiammazione e degenerazione cellulare.

Integratori mirati: quando e perché

Secondo Avoledo, i nutrienti benefici per la vista possono essere assunti anche sotto forma di integratori specifici, se ben dosati e su indicazione del medico. In particolare:

  • Luteina e zeaxantina, in forma concentrata;
  • Omega 3 (DHA e EPA);
  • Vitamine C ed E, zinco, selenio;

E, in base a dati preliminari, anche curcumina, estratta dalla curcuma, per il suo effetto antinfiammatorio sulla retina.

Fumo, luce e pressione: gli altri nemici della vista

Non solo alimentazione: la prevenzione passa anche dallo stile di vita. Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio noto per la Dms: aumenta le probabilità di svilupparla da due a quattro volte. Smettere riduce il rischio progressivamente nei 10-15 anni successivi. Anche l'esposizione eccessiva alla luce solare e alla luce blu artificiale (da smartphone, computer, televisione) danneggia le cellule retiniche: meglio usare occhiali con filtro Uv e lenti anti-luce blu. Infine, è importante controllare pressione arteriosa e colesterolo: entrambi influenzano la salute del microcircolo oculare.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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