L’abbiocco pomeridiano scatta alle 15.27 Per combatterlo, pausa pranzo... di corsa

18 febbraio 2017 | 17:02
Se la mattinata in ufficio scorre rapida e indolore, il pomeriggio è il momento della giornata lavorativa più difficoltoso. La produttività si reduce per un senso di stanchezza che monta. In un articolo pubblicato su repubblica.it che qui riportiamo regolarmente si rivela che esiste addirittura un’ora precisa in cui subentra la sonnolenza. Ma un modo per combatterla esiste.




Ore 15.27: scatta l'ora “X” della sonnolenza in ufficio. Il calo di energie, dopo il pranzo, riguarda 9 lavoratori su 10, con una riduzione "fisiologica" della produttività aziendale. Sono i dati che emergono da una ricerca realizzata da Brooks Running, condotta su mille lavoratori italiani tra i 18 e i 65 anni. Per il 58%  di loro il rimedio per superare la crisi di sonno è prendere un caffè, il 17% riesce a schiacciare un pisolino sul posto di lavoro mentre solo il 5% si alza per fare attività fisica. Mediamente la "fossa" del sonno dura 34 minuti, per un totale di 141 ore all'anno di deficit produttivo.

Se si guardano i dati regione per regione, si trovano diverse sorprese: in testa alla classifica della sonnolenza più insidiosa si trova il Veneto, con il 96,4% degli intervistati che "crollano", seguito dalla Calabria (94,9%) e dall'Emilia Romagna (94,4%). L'altra sorpresa viene dalla durata della crisi di sonno: il picco maggiore è in Trentino Alto Adige con il record di 38 minuti e 45 secondi, ben 4 minuti in più della Sicilia. Più arzilli i molisani, con 22 minuti e 30 secondi.

Dall'indagine emerge che l'84% degli intervistati non svolge alcuna attività fisica durante la giornata, mentre in media si trascorrono 5 ore e 7 minuti al giorno seduti alla scrivania, con un picco, per il 20%, di ben 8 ore giornaliere totali senza alzarsi. Muoversi, fare attività fisica, meglio ancora una corsetta, in pausa pranzo può aiutare a evitare la crisi o comunque ad attenuarla. Secondo uno studio apparso sul Journal of environmental psychology chi fa sport in pausa pranzo all'aria aperta, nella natura, ritorna al lavoro più rilassato e con livelli di stress più bassi. Perciò, alcune aziende europee si stanno attrezzando per organizzare delle pause pranzo di corsa, proprio per migliorare la produttività dei dipendenti.

«Una pausa corsa ha il potere di trasformare una giornata all'insegna della noia e dello stress in qualcosa di completamente diverso» spiega il personal trainer Daniel Fontana. «Correre per almeno 30 minuti durante la pausa pranzo lascia addosso una sensazione di felicità e motivazione che ha un'efficacia immediata in termini di energia nel corso della giornata».

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Alberto Lupini


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