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Broccoli: la scienza conferma il loro potere anti-tumorale

Sebbene sia una verdura poco amata dai più piccoli, hanno davvero un potere anti-tumorale e se consumati frequentemente possono contribuire ad abbassare il rischio di ammalarsi di cancro

 
16 marzo 2022 | 07:30

Broccoli: la scienza conferma il loro potere anti-tumorale

Sebbene sia una verdura poco amata dai più piccoli, hanno davvero un potere anti-tumorale e se consumati frequentemente possono contribuire ad abbassare il rischio di ammalarsi di cancro

16 marzo 2022 | 07:30
 

I broccoli sono un alimento dal forte potere anti-tumorale. Il tutto grazie a una molecola (l’indolo-3-carbinolo) in grado di ostacolare geni patogeni. Humanitas salute ne ha parlato con Giovanna Masci, oncologa ed ematologa di Humanitas in un articolo online che pubblichiamo integralmente.

Broccoli: la scienza conferma il loro potere anti-tumorale

Le proprietà anticancro dei broccoli

I broccoli sono dei vegetali appartenenti alla famiglia delle crucifere, oltre ad essere indicati in ogni dieta equilibrata ed ipocalorica, sono noti da tempo per le loro proprietà anticancro. Al loro interno hanno una molecola in grado di “spegnere” un gene coinvolto nell’insorgenza di diversi tumori. Agendo su questo gene con la molecola dell’indolo-3-carbinolo estratta dai broccoli in laboratorio, gli scienziati sono riusciti ad arrestare la crescita tumorale.

 

 

Pten, il gene oncosopressore che tiene a bada i tumori

Non sono le molecole presenti nei broccoli ad agire direttamente sui meccanismi che scatenano o meno la crescita tumorale. La sostanza contenuta in queste verdure dal colore verde acceso che hanno la forma di piccoli alberi in miniatura, è in grado di agire su un noto e potente gene oncosoppressore: Pten. In effetti le ricerche hanno provato che un gene coinvolto nello sviluppo tumorale, Wwp1, produce un enzima che inibisce l’attività anti-cancro di Pten, rendendolo inefficace come onco-soppressore. La piccola molecola contenuta nelle crucifere (indolo-3-carbinolo) potrebbe appunto essere la chiave per contrastare l’effetto cancerogeno del gene Wwp1. In laboratorio infatti, la molecola ha dimostrato di riuscire a disattivare questo gene restituendo a Pten i suoi super poteri di oncosoppressore.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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