L'orticaria include in realtà un intero gruppo di malattie, le quali si presentano con stessi segni e sintomi, ma possono avere cause molto diverse, allergiche ma non solo. Nonostante sia un disturbo molto diffuso, chi soffre di orticaria spesso non sa a quale figura rivolgersi per ottenere validi consigli. Questa incertezza comporta uno stress ulteriore in un percorso di diagnosi e cura che può essere già di per sé lungo e faticoso. Ha trattato il tema Riccardo Borroni, dell’Unità operativa di Dermatologia in Humanitas e docente di Humanitas University.

Può provocare semplice prurito o anche vero e proprio dolore“Gonfiori e prurito: i segni e i sintomi dell’orticariaL’orticaria si presenta con i tipici
pomfi: delle rilevatezze pruriginose rosee o bianche della pelle, spesso circondate da un alone eritematoso, che possono comparire in qualsiasi sede della superficie corporea e variano per dimensioni, per forma e per numero. La caratteristica distintiva dell’orticaria è che la durata di ogni singolo pomfo è per definizione inferiore a 24 ore, anche se l’orticaria, complessivamente,
può avere un decorso anche molto più lungo, durante il quale diversi pomfi “vanno e vengono” in diversi momenti.
L’altra manifestazione dell’orticaria è l’
angioedema, che può accompagnarsi ai classici pomfi o presentarsi da solo, e consiste in rigonfiamenti a limiti sfumati del tessuto sottocutaneo o sottomucoso, di colorito normale. Tipiche localizzazioni sono le labbra, le palpebre, e, tra le più temibili, la laringe. In genere l’angioedema si associa più a
dolore che a
prurito vero e proprio e si risolve nel giro di 2-3 giorni.
L’orticaria è una
patologia che interferisce profondamente con la
qualità della vita delle persone che ne soffrono: la componente pruriginosa, che spesso impedisce anche un adeguato
riposo notturno, determina infatti un forte stress nei pazienti.
I fattori scatenantiLe manifestazioni cliniche della maggior parte delle forme di orticaria sono causate dalla liberazione di
istamina da parte di alcuni globuli bianchi che risiedono nel derma: i
mastociti. Molteplici stimoli immunologici, non-immunologici, fisici e chimici possono provocare la liberazione di istamina da parte dei mastociti. L’orticaria può essere infatti indotta da stimoli fisici come il
calore, (ma anche, all’opposto, il freddo), l’esposizione ai
raggi ultravioletti, la pressione sulla pelle (ad esempio di cinture o indumenti), l’
esercizio fisico, oppure uno sfregamento sulla pelle. Anche alcuni
farmaci possono provocare l’orticaria. Al contrario di quanto si creda, l’orticaria, se esordita nell’adulto,
è raramente causata da un’allergia alimentare.
Nell’orticaria cronica spontanea, una delle forme più comuni di orticaria nell’adulto, non si riconoscono fattori che possano indurre la comparsa dei pomfi: è causata spesso da un
processo autoimmune e infatti può presentarsi in persone con tiroidite o altre malattie autoimmuni, spesso donne tra e 40 e i 50 anni.
Come si cura l’orticaria?La cura dell’orticaria dipende in gran parte dalla
corretta identificazione dei fattori scatenanti, attraverso la raccolta sistematica e approfondita di informazioni dal paziente nel corso della visita, ed eventuali test di laboratorio. Allo stesso modo, è importante distinguere l’orticaria vera e propria da eruzioni orticarioidi, per le quali le terapie sono differenti: pemfigoide, vasculiti e malattie autoinfiammatorie, tra le altre.
Se per le forme di orticaria di recente insorgenza
è importante rivolgersi al dermatologo, lo è a maggior ragione se l’orticaria dura da più di 6 settimane, al fine di formulare tempestivamente una diagnosi corretta e impostare una
terapia adeguata. Gli
antistaminici non sedativi sono il caposaldo della terapia dell’orticaria. L’evitamento dei fattori scatenanti, se questi sono dimostrabili, non è mai da sottovalutare per le forme inducibili di orticaria. L’omalizumab, un anticorpo monoclonale che neutralizza le IgE, è autorizzato per la terapia dell’orticaria cronica spontanea non sufficientemente controllata con i soli antistaminici.
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