Stop alle abbuffate, al fumo e al caffè per prevenire il reflusso gastroesofageo

04 novembre 2016 | 16:38
Il reflusso gastrico è uno spiacevole disagio che colpisce quasi la metà della popolazione. Spesso i farmaci non riescono a placare definitivamente questa patologia, è invece necessario porvi rimedio modificando il proprio stile di vita. È Beatrice Salvioli, gastroenterologa dell’ospedale Humanitas, ad aver illustrato su Repubblica le modalità per riuscirci al meglio. Riportiamo i suoi consigli di seguito, tratti per intero da Humanitasalute.




Quella spiacevole sensazione di “risalita” in gola di ciò che resta del cibo, bruciore e un dolore percepito dietro lo sterno che può essere più o meno intenso. È il reflusso gastroesofageo, una malattia piuttosto diffusa (ne soffrirebbero circa 4 italiani su 10) caratterizzata dal ritorno e dal contatto dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago. Una condizione che si può controllare con i farmaci ma che si può altrettanto prevenire seguendo alcuni preziosi consigli.

«Esistono farmaci per controllare il reflusso - spiega Beatrice Salvioli - ma questi agiscono soprattutto sui sintomi. È importante invece prevenirlo modificando lo stile di vita».

Ecco cosa fare e cosa non fare per non dover fare i conti con il reflusso:
  • «Perdere peso e ridurre il girovita può aiutare mentre spesso i pazienti pensano che mangiare carboidrati allevi i sintomi, ed alla fine aumentano di peso»;
  • Non abbuffarsi: «Bisognerebbe evitare pasti troppo abbondanti soprattutto la sera e aspettare un po’ prima di mettersi a letto dopo aver mangiato»;
  • Anche pasti ricchi di grassi come le fritture possono scatenare il reflusso;
  • Non fumare. Oltre al fumo anche gli alcolici sono da ridurre;
  • Tra i cibi “no” cioccolato e caffè. E poi «alimenti acidi come pomodori o agrumi ma anche la lattuga dotata di fibre lunghe che possono risultare ostiche durante la digestione»;
  • Vietato il chewing gum perchè masticare ripetutamente fa ingerire molta aria;
  • Cercare di evitare lo stress: «Lo stress favorisce il reflusso perché aumenta la produzione di acido e contrae le pareti muscolari dello stomaco. Anche la medicina cinese ci ricorda che quando siamo arrabbiati non dovremmo mangiare perché le nostre energie sono impegnate altrove e invece spesso tendiamo a eccedere per sfogarci»;
  • Correggiamo la postura e impariamo a respirare: «Scoliosi e cifosi o altri disturbi che limitano il movimento del diaframma aggravano il reflusso gastrico mentre la ginnastica posturale o altre tecniche che aiutano a respirare bene possono essere d’aiuto», conclude la dottoressa.

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Alberto Lupini


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