La malattia di Crohn è una patologia infiammatoria cronica intestinale che presenta una probabilità molto elevata di aumentare il rischio di fratture nelle donne che ne soffrono. Come è possibile arginare questo rischio?.
«Assumere alimenti che contengono o sono fortificati con calcio e vitamina D con cadenza settimanale o mensile - spiega
Silvio Danese, gastroenterologo e responsabile del Centro malattie infiammatorie croniche intestinali di Humanitas e docente di Humanitas University - aiuta a mantenere un effetto positivo sulle ossa. Cavolo nero, cavolo, broccoli, salmone, gamberetti e latticini, insieme a regolare attività fisica e, se necessario, aiutandosi con la supplementazione, aiutano ad assicurarsi un adeguato introito di calcio e di vitamina D».
Ma qual è la relazione tra infiammazione intestinale e il rischio di fratture? A causa dell’infiammazione intestinale e delle terapie con farmaci antinfiammatori corticosteroidi si può determinare una riduzione della densità minerale ossea. Da una parte l’infiammazione pregiudica l’assorbimento di calcio e vitamina D, importanti per la salute delle ossa, dall’altra i farmaci antinfiammatori corticosteroidi interferiscono con l’assorbimento del calcio, ne aumentano l’eliminazione con le urine e riducono anche il livello degli ormoni estrogeni che contribuiscono alla formazione del tessuto osseo.