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Le vacanze iperattive fanno aumentare lo stress

 
02 settembre 2019 | 10:42

Le vacanze iperattive fanno aumentare lo stress

02 settembre 2019 | 10:42
 

Il cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, sembra essere più alto in estate che in inverno. Il risultato arriva da uno studio polacco e sembra essere in contrasto con tutta la letteratura scientifica.

È noto, infatti, che gli stati depressivi beneficiano di una maggiore irradiazione solare. Tuttavia, resta vero che le persone che godono di una situazione base fondata sull’equilibrio psicologico possono risentire di variazioni stagionali, con particolare riferimento al periodo estivo, accusando un forte stress non solo perché stanchi di mesi e mesi di lavoro o di studio intenso. Giocano poi un ruolo l’alterazione del ritmo sonno-veglia e l’uscita dalla routine quotidiana. Ne ha parlato Daniela Lucini, responsabile di Medicina dell’Esercizio di Humanitas in un articolo apparso su Humanitasalute, che vi riproponiamo.

Vacanze "agitate" fanno tornare al lavoro ancora più stanchi” (Le vacanze iperattive fanno aumentare lo stress)
Vacanze "agitate" fanno tornare al lavoro ancora più stanchi


Gli autori dello studio hanno reclutato un gruppo di giovani donne, tutte studentesse di medicina. Per due giorni consecutivi hanno misurato loro i livelli di cortisolo riscontrando che durante l’estate questi erano superiori rispetto a quelli registrati in inverno. Perché?

L’estate non è soltanto un momento rilassante, ma è anche il periodo durante il quale i ritmi consolidati della routine quotidiana vanno ad alterarsi, in cui la rete sociale è meno contenitiva e dove si impone una riorganizzazione e la pianificazione nuova di orari e attività. In poche parole, uscire dalla routine può essere piacevole e necessario ma può anche generare stress psicosomatico.
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D’estate il ritmo sonno-veglia è disturbato dal caldo e risente del prolungamento delle ore di luce, con le ben note conseguenze in termini benessere psico-fisico. La difesa dal caldo, inoltre, può essere essa stessa un problema: basti pensare alla famigerata aria condizionata “da regolare” a casa o in ufficio, con raffreddori fuori stagione e rapporti che si incrinano per via delle differenti percezioni della temperatura fra individui. D’estate, insomma, anche la temperatura è essa stessa fonte di stress.

«Dipende da come uno vive l’estate – ha concluso Lucini - Il caldo ha certamente un forte impatto sulla nostra salute. Gli sbalzi di temperatura stressano il nostro corpo. Soprattutto se la vacanza è stata molto attiva il tornare al lavoro rischia di essere un momento di stress maggiore e invece che sentirci ricaricati e riposati, ci sentiamo più stanchi di prima».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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