Secondo uno studio condotto in Svezia e negli Usa, il rischio di sviluppare un tumore al colon nell’arco della propria vita è doppio se in gioventù si è stati sovrappeso, maggiore ancora se si è stati obesi. Il campione analizzato dai ricercatori per 35 anni era formato da quasi 240mila uomini tra i 16 e i 20 anni, di cui 885 hanno avuto questa forma di tumore, in maggioranza chi aveva un peso sopra la norma. Riguardo lo studio e le conclusioni da trarne, riportiamo di seguito il commento di Luigi Laghi, medico ricercatore del laboratorio di gastroenterologia di Humanitas, di cui riportiamo l’intervento tratto interamente da Humanitasalute.it.
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Gli adolescenti sovrappeso hanno il doppio del rischio di sviluppare un tumore al colon, un rischio che sale ulteriormente e progressivamente per i giovani obesi nel corso della vita. Il dato arriva da un team di ricercatori delle università di Örebro, Svezia, e Harvard, Stati Uniti. Un’ulteriore conferma della relazione tra stili di vita e rischio tumore. Lo studio è stato pubblicato di recente sulla rivista scientifica Gut.
I ricercatori hanno seguito per 35 anni poco meno di 240mila uomini adulti di età compresa tra i 16 e i 20 anni all’inizio dello studio. Il 6,5% dei partecipanti era sovrappeso, mentre uno su cento era obeso. In queste tre decadi sono stati registrati 885 casi di tumore tra colon e colon retto. Rispetto a chi avesse un peso che ricade nella media considerata normale, tra i sovrappeso il rischio di sviluppare questa forma di tumore era maggiore del doppio, e ancora più alta nei ragazzi obesi. I ricercatori concludono evidenziando la significativa associazione tra il sovrappeso in età giovanile e lo sviluppo successivo di tumore al colon.
«La conclusione dello studio - sottolinea il dottor Luigi Laghi - è che all’aumentare del peso aumenta progressivamente il rischio di tumore al colon, più per il colon che per il colon-retto. Una storia di sovrappeso è dunque un fattore di rischio che fa raddoppiare la probabilità di sviluppare questa forma di neoplasia».
In Italia il tumore al colon è il più diffuso
L’Organizzazione mondiale della sanità ha bollato l’obesità come una vera e propria epidemia che interessa non solo i Paesi più avanzati ma anche quelli in via di sviluppo. Alla luce della crescente preoccupazione delle istituzioni sanitarie internazionali sulle dimensioni del fenomeno, la prevenzione resta fondamentale per contenere i rischi. «Mantenere il peso nei limiti è un buon modo per tutelare la salute negli anni futuri. Sovrappeso e obesità non sono associati solo alle malattie cardiovascolari e al diabete ma anche al cancro, come dimostra questa ricerca che, tuttavia, è bene sottolineare, è stata condotta solo sugli uomini», conclude lo specialista.
Nel mondo il tumore al colon è la terza forma di tumore per diffusione tra gli uomini, dopo quello ai polmoni e alla prostata. Nel 2012 ne sono stati diagnosticati 1,4 milioni di casi. In Italia, considerando l’intera popolazione, è la neoplasia più frequente (dati Aiom, Associazione italiana di oncologia medica), e questo deve indurci ad alzare la guardia, anche aumentando la consapevolezza verso questa forma di malattia ed i fattori di rischio a essa correlati.
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