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Artrite e artrosi, sì ai rimedi home-made ma è sempre bene consultare il medico

Queste patologie, classificabili nei cosiddetti reumatismi, non devono essere confuse con banali dolori muscolari. Artrite e artrosi colpiscono le articolazioni, ma freddo o caldo provocano solo sollievo, servono terapie

 
07 novembre 2016 | 19:00

Artrite e artrosi, sì ai rimedi home-made ma è sempre bene consultare il medico

Queste patologie, classificabili nei cosiddetti reumatismi, non devono essere confuse con banali dolori muscolari. Artrite e artrosi colpiscono le articolazioni, ma freddo o caldo provocano solo sollievo, servono terapie

07 novembre 2016 | 19:00
 

Artrite e artrosi, due malattie reumatiche spesso confuse con generici dolori alle articolazioni, sono in realtà due patologie che hanno bisogno di determinati trattamenti, di terapie, più efficaci di rimedi home-made come l'applicazione del ghiaccio o l'esposizione al calore. A trattare dell'argomento un articolo di seguito riportato, tratto da Humanitasalute, completato dal commento di Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e immunologia clinica dell’ospedale Humanitas e docente all’Università di Milano, che ne ha trattato ai microfoni di Cuore e denari, su Radio 24.




L’artrite e l’artrosi sono due fra le più diffuse malattie reumatiche. Spesso queste patologie vengono confuse con generici dolori a carico di articolazioni e ossa ai quali ci si riferisce con il termine “reumatismi”. Molte persone lamentano questi dolori al cambio di stagione, quando le temperature cominciano ad alzarsi, ma è bene fare chiarezza per trattare eventuali malattie articolari in maniera adeguata.

«Spesso fraintendiamo dolori articolari o muscolari per “reumatismi” - ha spiegato Carlo Selmi - e questo può portare a un ritardo nella corretta diagnosi. Così alcune forme di dolore vengono considerate come normali, magari anche associate alla temperatura, quando invece sono dolori indicativi di qualcosa di più serio e che ha bisogno di trattamenti ben diversi rispetto al semplice cambio di temperatura. La parola “reumatismi” indica generalmente dolori articolari dell’artrite e quelli dell’artrosi».

Come distinguere queste due malattie articolari, artrite e artrosi?
«Nell’artrite - ha spiegato lo specialista - il dolore è dovuto a un’infiammazione all’interno dell’articolazione. Nell’artrosi, invece, in un primo momento l’articolazione si è consumata: una condizione questa, che può essere anche legata all’età o all’eccessivo lavoro delle articolazioni, specie quelle che sopportano maggiormente il peso corporeo, come anca e ginocchio. Anche nell’artrosi può sorgere un’infiammazione ma solo dopo un danno all’articolazione, in particolare alla cartilagine che ricopre il capo osseo all’interno dell’articolazione».

Anche il dolore si manifesta in modo diverso: «Nell’artrite - ha puntualizzato l'esperto - il dolore migliora se l’articolazione viene usata, viene fatta muovere. Un tipico segnale dell’artrite è la rigidità articolare al risveglio, in particolare alle mani, che dura oltre il tempo di fisiologica rigidità mattutina, quindi molte ore o addirittura l’intera giornata».

Tante persone ricorrono all’effetto del caldo o del freddo per placare i dolori. Meglio il primo o il secondo? «L’effetto è soggettivo. Tendenzialmente, in caso di dolore da infiammazione, è meglio il caldo, pensiamo ad esempio alle cure termali. Tuttavia qualche paziente può trarre beneficio dal contatto con il freddo, ad esempio applicando del ghiaccio, cosa che però non consigliamo. In ogni caso siamo di fronte a rimedi sintomatici e non a terapie, con un effetto benefico che dura il tempo dell’esposizione alla fonte di calore o di freddo».

In circa 1 paziente su 4 l’artrite si combina con la psoriasi
Lo stato infiammatorio cronico tipico dell’artrite può anche combinarsi con una malattia della pelle, la psoriasi. In questo caso si parla di artrite psoriasica: «Se l’artrite colpisce circa il 3% della popolazione italiana - conclude Carlo Selmi - di questi più o meno 1 persona su 4 sviluppa artrite psoriasica. Oggi abbiamo a disposizione i mezzi per riconoscerla più facilmente e soprattutto terapie estremamente efficaci che solo 1-2 anni fa non erano disponibili. Incoraggio i pazienti affetti da psoriasi a valutare una terapia adeguata e prevenirne le conseguenze».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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