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Etichetta a semaforo Anche il Governo è preoccupato

Perplessità è stata espressa dal ministro della Salute Roberto Speranza. Prandini (Coldiretti): «È un sistema discriminatorio e incompleto che esclude dalla dieta alimenti sani e naturali presenti da secoli sulle tavole».

 
10 dicembre 2019 | 09:46

Etichetta a semaforo Anche il Governo è preoccupato

Perplessità è stata espressa dal ministro della Salute Roberto Speranza. Prandini (Coldiretti): «È un sistema discriminatorio e incompleto che esclude dalla dieta alimenti sani e naturali presenti da secoli sulle tavole».

10 dicembre 2019 | 09:46
 

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha espresso perplessità e preoccupazione sul sistema dell'etichettatura dei prodotti alimentari alla nuova Commissaria alla Salute Stella Kyriakides. Una pratica, quella dell’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti, che rischia di affermarsi nell’Unione Europea sotto la spinta delle multinazionali e che boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop).

Le etichette con il temuto "nutriscore" (Etichetta a semaforoAnche il Governo è preoccupato)

Le etichette con il temuto "nutriscore"

«Il sistema di etichettatura a semaforo è fuorviante, discriminatorio ed incompleto - ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - e finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. Si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma le cui semplici ricette non possono essere certo modificate».

Per il presidente di Coldiretti, «è inaccettabile spacciare per tutela del consumatore un sistema che cerca invece di influenzarlo nei suoi comportamenti orientandolo a preferire prodotti di minore qualità anche perché l’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo sullo specifico prodotto. Occorre lavorare - ha concluso Prandini - affinché si introduca un sistema diverso “a batteria” che tenga conto dell’insieme della dieta alimentare e non si focalizzi sul singolo prodotto».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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