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La filiera corta traina i consumi Prodotti locali per 1 italiano su 2

Secondo il Rapporto Coop un italiano su due è intenzionato a incrementare la propria voce di spesa in cibo che proviene dal territorio in cui vive. I Gas-Gruppi di acquisto solidale rappresentano una forza motrice.

 
12 ottobre 2020 | 17:06

La filiera corta traina i consumi Prodotti locali per 1 italiano su 2

Secondo il Rapporto Coop un italiano su due è intenzionato a incrementare la propria voce di spesa in cibo che proviene dal territorio in cui vive. I Gas-Gruppi di acquisto solidale rappresentano una forza motrice.

12 ottobre 2020 | 17:06
 

La filiera corta guadagna sempre più adepti. Sono ormai sei milioni gli italiani che comprano prodotti alimentari e agricoli da produttori locali avendo a disposizione circa 2mila piattaforme volontaristiche. Una realtà in crescita.

La filiera corta traina i consumi Prodotti locali per 1 italiano su 2

Sono milioni gli italiani che comprano prodotti alimentari e agricoli da produttori locali

Secondo il Rapporto Coop un italiano su due è intenzionato a incrementare la propria voce di spesa in cibo che proviene dal territorio in cui vive. Il consumo responsabile, rappresentato dai Gas-Gruppi di acquisto solidale, è un fenomeno che si sta allargando a macchia d’olio. Negli ultimi due anni sono 800mila le persone che si sono aggiunte alla massa critica di chi fa spesa tramite un Gas. Una tendenza che si è consolidata nel corso dei mesi di pandemia con lo sviluppo della consegna a domicilio.

Il blocco causato dal Covit ha aguzzato l’ingegno. Dall’utilizzo di Facebook e dei gruppo WhatsApp per veicolare informazioni c’è anche chi è andato molto oltre applicando l’intelligenza artificiale ai gruppi di acquisto. È il caso di Mario Bruscella, programmatore di Cattolica (Rn), che ha creato una App che offre gli strumenti per creare da zero una cooperativa circolare e solidale; è dedicata a privati, Gas, produttori, botteghe. «La mia aspirazione – ha dichiarato a Il Sole 24 Ore – è creare l’Amazon dell’economia circolare, che aiuti produttori locali e acquirenti e crei opportunità di lavoro. L’associazione piemontese “Il Mondo migliore” sta adottando la mia piattaforma (E-circles, ndr) per avviare una rete di Gas-Cooperative nelle province della regione».

“L’Alveare che dice Sì!” è invece una realtà consolidata, che ha mosso i primi passi nel 2015 presso l’incubatore I3P del Politecnico di Torino, che unisce tecnologia e sharing economy per favorire la distribuzione dei prodotti locali attraverso gli Alveari, che possono essere luoghi pubblici (biblioteche) o privati (bar, ristoranti). Fanno parte della rete 2.600 aziende agricole che servono 229 gruppi di acquisto: ogni mese vengono effettuati 25mila ordini di prodotti agroalimentari. Nell’Alveare in line il produttore vende ai membri senza intermediari. A Milano è nato anche il primo negozio dedicato che vende prodotti di stagione biologici forniti da piccole aziende familiari.

Anche il vino ha il suo social commerce. La nuova piattaforma on line di Vinix, grazie alle potenzialità della filiera corta e dell’acquisto in cordata garantisce alla comunità uno sconto medio del 48-51%. Sono rappresentate aziende non distribuite dalla Gdo.

Per informazioni: www.e-circles.org www.alvearechedicesi www.vinix.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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