Alba, Bergamo e Parma unite da un grande distretto gastronomico nel segno del timbro di città Creative Unesco per la gastronomia che le contraddistingue. Il protocollo ufficiale sarà sottoscritto giovedì 21 ottobre, alle 12, nella sala dei Giuristi di Piazza Vecchia a Bergamo Alta, dai sindaci delle tre città: Carlo Bo, Federico Pizzarotti e Giorgio Gori. L’alleanza pensata dalle tre amministrazioni avrà l'obiettivo di realizzare politiche comuni di valorizzazione e promozione internazionale dei tre territori.

Ogni città mette in campo le proprie eccellenze
L'impegno delle città creative
Un evento che cade in un fine settimana particolare per la città di Bergamo, week end nel quale si svolge anche la manifestazione di promozione dell’arte casearia bergamasca Forme e l’appuntamento con il Network internazionale delle Città Creative dell’Unesco, che si terrà proprio nel capoluogo orobico il 22 ottobre.

Da sinistra, Giorgio Gori (sindaco di Bergamo), Carlo Bo (sindaco di Alba) e Federico Pizzarotti (sindaco di Parma)
Il network delle Creative Cities è strutturato in aree tematiche (Gastronomia, Letteratura, Design, Media Arts, Musica, Arti e Artigianato, Film): ciascuna città aderisce scegliendo un ambito di riferimento ma impegnandosi anche in attività e progetti transettoriali che coinvolgono i restanti settori. Per quello che riguarda la Gastronomia, in tutto il mondo sono circa 25 le città che possono fregiarsi di questo titolo, 3 (Bergamo, Alba e Parma appunto) nel nostro Paese.
Il patrimonio di Bergamo
Bergamo è entrata nella rete delle città Creative nel 2019, quando si è vista riconoscere il titolo per via della propria arte casearia e della produzione di formaggi. Bergamo è infatti l’unica provincia italiana ed europea con 9 Dop casearie: Bitto, Formai de Mut dell’Alta Val Brembana, Grana Padano, Gorgonzola, Taleggio, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Strachitunt, Salva Cremasco.
«La costruzione di reti tra città - aveva dichiarato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori durante l’ultimo incontro di lavoro per la costruzione del Distretto, ad Alba, il mese scorso - ha ancora più importanza in questo momento, mentre cerchiamo di lasciarci alle spalle l’emergenza pandemica e di ripartire. Lo abbiamo fatto quando ci siamo presentati con Brescia come Capitale della Cultura per il 2023, lo stiamo facendo nella costruzione di una rete delle Città della Musica, cioè le città che hanno dato i natali ai più importanti compositori d’opera italiani, lo stiamo facendo anche per quel che riguarda la gastronomia. Da realtà manifatturiera che ha riscoperto e valorizzato solo in tempi più recenti la sua tradizione gastronomica, siamo felici di proporci a livello internazionale con Alba e Parma come un unico grande distretto gastronomico: stiamo lavorando con impegno per tradurre in iniziative concrete il patto di amicizia siglato nei mesi scorsi e siamo pronti a sancire ufficialmente la nascita del Distretto a ottobre nella nostra città».