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Mille&UnBabà: quello più buono è di Andrea Sacchetti

La prima edizione del concorso organizzato da Mulino Caputo, che si è svolta nei giorni scorsi a Napoli se l’è aggiudicata il pasticciere toscano. Secondo posto per Vincenzo Dalosio e terzo per Fabio Scozzafava

 
22 aprile 2022 | 16:10

Mille&UnBabà: quello più buono è di Andrea Sacchetti

La prima edizione del concorso organizzato da Mulino Caputo, che si è svolta nei giorni scorsi a Napoli se l’è aggiudicata il pasticciere toscano. Secondo posto per Vincenzo Dalosio e terzo per Fabio Scozzafava

22 aprile 2022 | 16:10
 

Grande successo per la prima edizione di Mille&UnBabà, l’innovativo contest di pasticceria a firma Mulino Caputo, che si è svolto a Napoli nei giorni scorsi e che ha visto confrontarsi pasticceri provenienti da diverse regioni d’Italia.

Se il toscano Andrea Sacchetti, della Pasticceria Nuovo Mondo di Prato, si è aggiudicato il gradino più alto del podio, con il suo Alì Babà, una pasta babà tradizionale con cuore di ananas poché al profumo di lime, anche le proposte degli altri nove maestri pasticceri hanno raccolto pareri lusinghieri da parte della giuria composta da: Sal De Riso, presidente dell’Ampi (Accademia Maestri Pasticceri Italiani); Sabatino Sirica, veterano della pasticceria campana; Gennaro Esposito, cuoco del bistellato La Torre del Saracino, e Antimo Caputo, Ad di Mulino Caputo. Alla fine sul podio, oltre a Sacchetti sono saliti anche Vincenzo Dalosio (secondo) e Fabio Scozzafava.

L'Alì babà di Andrea Sacchetti Mille

L'Alì babà di Andrea Sacchetti

Il podio e i partecipanti alla prima edizione di Mille&unBabà

Nel corso della competizione, condotta e moderata dall’anchorman Gianni Simioli, si sono piazzati al secondo e al terzo posto, rispettivamente: il giovane pasticcere pugliese Vincenzo Daloiso, della pasticceria Venezuela 1963 di Barletta, che ha presentato Fior di Babà: un impasto aromatizzato all’arancia e vaniglia, imbevuto di una bagna alle mandorle amare e farcito con una maionese di mandorle e Fabio Scozzafava, maestro pizzaiolo del Ristorante Felice di Lucca che, grazie alla sua grande esperienza nelle lievitazioni, ha proposto Babà Re, realizzato senza glutine e senza lattosio.

Gli altri maestri pasticceri che hanno preso parte al contest sono: Luigi Avallone, della Pasticceria Fratelli Avallone di Quarto; Ciro Cascone, della Pasticceria Donna Lucia Prisco di Ercolano; Guglielmo Cavezza, della Pasticceria Mommy Cafè di Cicciano; Giuseppe Cristofaro, della Pasticceria Dolce Voglia di Frattaminore; Gianmaria Tommaso Monti, della Pasticceria Monti di Priverno; Nicola Obliato, della Pasticceria Mille Dolcezze di Frattamaggiore e Pasquale Pesce, della Pasticceria Pesce di Avella.

Da sinistra Antimo Caputo e Andrea Sacchetti Mille

La consegna del premio

Le varie proposte di Babà in gara

Le altre proposte in gara, che meritano senz’altro un “tour gourmand” alla scoperta del Babà Contemporaneo, rinnovato nella forma, negli ingredienti o negli abbinamenti, come richiesto dal regolamento del concorso, hanno visto l’impiego di: cioccolato, frutti esotici, olive essiccate, frutti rossi, mandarino e, addirittura, mozzarella di bufala. Bagne all’alchermes, agli agrumi, alle mandorle e al cocco, accanto al più tradizionale rhum. E forme che spaziano dal cilindro al cubo, passando per piccole sfere e coni vulcanici.

Antimo Caputo al centro coi pasticceri in gara Mille

Antimo Caputo al centro coi pasticceri in gara

Mulino Caputo: «Una sfida impegnativa che ha stimolato i maestri pasticcieri»

Molto soddisfatto Antimo Caputo, di Mulino Caputo per il quale: «Questa prima edizione di “Mille&UnBabà” ha centrato pienamente l’obiettivo. Il nostro intento, negli eventi che sosteniamo, è sempre quello di stimolare i maestri pasticceri e, anche questa volta, li abbiamo invitati a confrontarsi su un terreno difficile, chiedendo di reinterpretare e rinnovare un mostro sacro della pasticceria: il Babà. Si è trattato di una sfida impegnativa, che ha attratto maestri da altre regioni, e dalla quale sono usciti tutti vincitori, dimostrando una grande professionalità nell’utilizzare prodotti di alta qualità, molta inventiva e, soprattutto, il desiderio di confrontarsi e di non smettere mai di crescere».

 

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