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Vinitaly, Verona resta la capitale del vino e si guarda alla ripresa grazie ai vaccini

Per la 54a edizione di Vinitaly (10-13 aprile 2022) è tutto già sold-out. In contemporanea anche Enolitech, Sol&Agrifood. L'importanza dei vitigni autoctoni: per la prima volta grappoli di uva in fiera con Coldiretti

 
17 ottobre 2021 | 15:10

Vinitaly, Verona resta la capitale del vino e si guarda alla ripresa grazie ai vaccini

Per la 54a edizione di Vinitaly (10-13 aprile 2022) è tutto già sold-out. In contemporanea anche Enolitech, Sol&Agrifood. L'importanza dei vitigni autoctoni: per la prima volta grappoli di uva in fiera con Coldiretti

17 ottobre 2021 | 15:10
 

Il ministro all’Agricoltura, Stefano Patuanelli e il presidente del Veneto Luca Zaia, hanno inaugurato oggi Vinitaly Special Edition, l’iniziativa business & professional, in calendario alla Fiera di Verona fino al 19 ottobre, in contemporanea anche con Enolitech, Sol&Agrifood; mentre lunedì 18 e martedì 19 nel PalaExpo di Veronafiere va in scena anche wine2wine business forum che presenta più di 100 relatori internazionali, 17 aree tematiche, più di 1.500 operatori e manager, 70 speed meeting sulle tematiche più attuali del momento per le aziende e la community del vino. Più di 400 aziende e consorzi espositrici tra i più prestigiosi dell’Italia enoica; 3 padiglioni occupati (4, 5 e 6); 200 top buyer esteri selezionati direttamente da Veronafiere e Ice Agenzia provenienti da 35 nazioni, oltre a quelli accreditati dalle aziende o a partecipazione diretta; un programma di 50 degustazioni e 12 convegni. E fra le novità, per la prima volta a un Vinitaly, la presenza di grappoli di uva.

Stefano Patuanelli [Vinitaly], Verona resta la capitale del vino e si guarda alla ripresa grazie ai vaccini

Stefano Patuanelli

L'impegno contro la minaccia del Prosek

Tutto all'insegna dell'ottimismo e della voglia di ripresa i primi segnali, sintetizzati dal Ministro Stefano Patuanelli con queste parole: «Se possiamo ripartire in presenza è merito delle misure sanitarie prese finora. Il vino per il nostro paese è tradizione e cultura, è la capacità degli italiani di legare il prodotto della terra con la storia.Difenderemo il valore del vino anche in Europa. Vediamo in modo chiaro come i sistemi Igp e Dop funzionano, ma, come per il Prosek, c'è chi mette in discussione questo. Non lo permetteremo».

 

Un'edizione quella del Vinitaly, sia pure in formato ridotto, che per il presidente di Fiera Verona, Danese, in questo contesto di rinnovato ottimismo economico, «rappresenta un bel segnale. Vinitaly riparte con questa anteprima speciale e con l'edizione rinnovata del 2022: edizione già sold out».

Significative anche le parole del presidente del Veneto, Luca Zaia: «La vita continua dopo questo incubo, ma è stata dura, abbiamo avuto 11.000 morti per il covid. Abbiamo combattuto in questi mesi, è stato doloroso quando abbiamo dovuto cancellare le edizioni 2020 e 2021. Questa è l'annata del secolo: abbiamo prodotto un po' meno (12 milioni di quintali da 14), ma stiamo facendo grande qualità. Stiamo lavorando con l'Unesco per la Valpolicella, siamo arrabbiati per quello che sta succedendo con il Prosecco che stanno cercando di scimmiottare come stanno facendo i croati: produrremo una documentazione che dimostra come la denominazione "Prosek" non sia dei croati. I dati ci dicono che le nostre imprese stanno crescendo, ora dobbiamo essere più comunità. La vaccinazione ha prodotto i suoi risultati, ma non può esserci conflitto sociale, serve un intervento pacificatore. Dobbiamo condannare la violenza, ma ne dobbiamo venire fuori più uniti di prima».

Presenti molti buyer di tutto il mondo

Oltre agli operatori selezionati della domanda italiana (Gdo, enoteche e Horeca), la campagna di incoming altamente specializzata e profilata, realizzata  da Veronafiere  e ICE-Agenzia, registra la presenza alla Special Edition di buyer provenienti tra alcune delle piazze  attualmente più strategiche per il vino tricolore: dai consolidati Stati Uniti  alla Cina, dal Regno Unito al Canada, dai Paesi Balcanici alla Russia, fino alla Polonia, al Kazakistan e ai Paesi del Nord Europa, mentre Germania, Francia e Svizzera guidano le principali delegazioni europee. 

 

Vinitaly Special Edition rappresenta il terzo evento dedicato all’industria del vino messo in campo da Veronafiere, dopo Vinitaly OperaWine e Vinitaly Preview, nel percorso di avvicinamento alla 54ª edizione di Vinitaly, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022.

Una manifestazione in versione smart e sicura (accesso solo con Green pass), firmata dal brand fieristico leader del settore per accelerare la ripresa del vino tricolore e delle aziende italiane sui mercati obiettivo.

L'importanza dei vitigni autoctoni: per la prima volta grappoli di uva in fiera

Dalla uva Monica portata in Sardegna dai monaci camaldolesi, alla Rondinella veneta, chiamata così perché nera come le piume delle rondini, dall'Ancellotta emiliana al raro Asprinio campano, che sale fino a 15 metri di altezza. I grappoli d'uva di tutta Italia sono per la prima volta presenti in una grande esposizione dedicata all'origine del vino all'interno Vinitaly Special Edition che apre stamane a Verona. Tutte le regioni sono presenti nel salone "Vigneto Italia", creato dalla Coldiretti nel padiglione 4 stand D3 della Fiera di Verona per scoprire la grande biodiversità e qualità dalle quali nascono le più prestigiose bottiglie del vino Made in Italy.

Zaia, Prandini e Patuanelli allo stand Coldiretti [Vinitaly], Verona resta la capitale del vino e si guarda alla ripresa grazie ai vaccini

Zaia, Prandini e Patuanelli allo stand Coldiretti


«Sul territorio nazionale - dice il presidente di Coldiretti Ettore Prandini  - ci sono 608 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi, a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità su cui può contare l'Italia che vanta lungo tutta la Penisola la possibilità di offrire vini locali di altissima qualità grazie ad una tradizione millenaria».

Dal Molise arriva la Tintilia, vitigno rustico di montagna che - sottolinea Coldiretti - resiste bene al freddo, alle malattie ed all'attacco di muffe, da pochi anni riscoperto per la produzione del rosso Tintilia del Molise. Nelle vigne lombarde si coltivano varietà come la Bonarda, sapore zuccherino, o la Croatina nota per la sua notevole resistenza ai parassiti della vite, entrambi protagonisti in molti vini a denominazione dalla Bonarda all'Oltrepò pavese.

Autoctoni al top anche - continua Coldiretti - in Friuli Venezia Giulia come il Picolit dalle produzioni limitatissime già coltivato in epoca imperiale romana, che ebbe l'onore di deliziare i palati di papi e imperatori. E via via, tutti gli altri grappoli provenienti dalle diverse vigne della Penisola.

 

Orari: dalle 9.30 alle 18.00

Da domenica a martedì l’ingresso è consentito fino alle 17.00 Mercoledì l’ingresso è consentito fino alle 16.00

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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