Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
giovedì 09 maggio 2024  | aggiornato alle 01:00 | 105054 articoli pubblicati

Roero
Salomon FoodWorld
Salomon FoodWorld

Pensioni verso nuovi cambi A 64 anni nei bar e ristoranti?

Governo e sindacati discutono l’assetto previdenziale, che dovrà entrare in vigore il 1° gennaio 2022. Due ipotesi: 62 anni solo per lavori gravosi; 64 per tutti gli altri.

 
22 settembre 2020 | 23:48

Pensioni verso nuovi cambi A 64 anni nei bar e ristoranti?

Governo e sindacati discutono l’assetto previdenziale, che dovrà entrare in vigore il 1° gennaio 2022. Due ipotesi: 62 anni solo per lavori gravosi; 64 per tutti gli altri.

22 settembre 2020 | 23:48
 

Pensioni: tutto potrebbe cambiare, dall’età ai contributi. Governo e sindacati sono pronti al primo confronto sulla riforma che dovrebbe superare l’era della quota 100 e che, quindi, entrerebbe in vigore dal 1° gennaio 2022, terminata la sperimentazione triennale dei pensionamenti anticipati. L’obiettivo è rendere l’impianto delle pensioni meno rigido.

L’obiettivo è rendere l’impianto delle pensioni meno rigido - Pensioni verso nuovi cambi A 64 anni nei bar e ristoranti

L’obiettivo è rendere l’impianto delle pensioni meno rigido

Due ipotesi sul campo. La prima consentirebbe ad alcune categorie di lavoratori, a cominciare da quelli che svolgono attività gravose o usuranti, di andare in pensione già a 62 o 63 anni con un’anzianità contributiva di 36 o 37 anni senza troppe penalizzazioni. Questi lavoratori potrebbero sfruttare il canale alternativo dell’Ape sociale in versione potenziata e strutturale.

La seconda ipotesi è quella che fisserebbe la soglia minima di uscita a 64 anni con 37 di contributi per tutti gli altri lavoratori, compresi dunque i ristoratori, i baristi e i professionisti dell'horeca. Ci sarebbero, comunque, delle penalità per ogni anno di anticipo rispetto al limite dei 67 anni della pensione di vecchiaia.
Ipotesi non del tutto sgradita ai sindacati per i quali, comunque, la priorità resta l’uscita garantita per tutti alla maturazione dei 41 anni di contribuzione. 

Ma il cammino verso un accordo rimane lungo anche perché, al momento, le attenzioni sono puntate sulla legge di bilancio, che conterrà un mini-pacchetto pensioni ma senza grandi novità, e la definizione del Recovery plan con la decisione dell’utilizzo dei 209 miliardi di aiuti europei messi a disposizione dell’Italia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Fonte Margherita
Valverde
Torresella
Molino Pavoni

Fonte Margherita
Valverde
Torresella

Molino Pavoni
Nomacorc Vinventions
Italmill