I dati Istat, così come una recente ricerca di eMarketer pubblicata su TechCrunch, confermano una tendenza ormai evidente anche dopo mesi dal lockdown: la vendita al dettaglio nel 2020 sta calando, l'e-commerce sta invece conquistando una sempre maggior fetta di consumatori. Riferendosi al solo mese di luglio (fonti: Istituto nazionale di statistica) la crisi dei consumi continua a scendere: si parla del -3,1% rispetto a giugno per volume di vendite e del -2,2% per valore di incassi.

L'e-commerce vola, specialmente per il settore food&beverage
Il crollo è generale: vale sia per i beni non alimentari (-4,8% in volume e -3,2% in valore) che per quelli alimentari (-0,8% in volume e -1% in valore). Il commercio elettronico sale invece dell'11,6%, percentuale sempre in rapporto alle differenze col mese di giugno. Nei primi sette mesi dell'anno, per fare una media, le vendite al dettaglio sono diminuite nel complesso dell'8,5%, mentre in controtendenza assoluta quelle online sono aumentate del 28,5%.
Una tendenza non italiana, ma internazionale, come dimostra la ricerca di eMarketer, che in particolare sottolinea come l'e-commerce abbia avvantaggiato soprattutto il settore dei cibi e delle bevande: si parla di un ambito del commercio online che nel secondo quadrimestre del 2020 è cresciuto a livello mondiale addirittura del 58.5%.