Pil e inflazione sono protagonisti delle ultime rilevazioni dell'Istat. Ma i segni "più" non sono tutte rose e fiori. Come dimostrano i dati segnalati dalla Coldiretti relativamente alle quotazioni dei beni alimentari ortofrutticoli su cui, tra l'altro, pesano anche gli effetti del clima pazzo delle ultime settimane.
Pil, migliore crescita dal 1995
Nel secondo trimestre del 2021 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del +2,7% rispetto al trimestre precedente e del +17,3% nei confronti del secondo trimestre del 2020. Il dato comunicato dall'Istituto conferma le stime preliminari e vede, per l'anno in corso, una crescita già acquisita del +4,7%. La crescita annua è la più alta mai registrata dall'inizio delle serie storiche nel 1995.
Corre l'inflazione: mai così alta dal 2013
Nel frattempo, sempre l'Istat, segnala che ad agosto accelera l'inflazione con l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, che segna un aumento del +0,5% su base mensile e del +2,1% su base annua (da +1,9% del mese precedente). Si tratta del livello più alto raggiunto da gennaio 2013, quando si registrò un aumento dei prezzi del +2,2%. Trend in crescita anche nella zona euro. Secondo la stima Eurostat, il tasso è salito del +3% ad agosto rispetto al +2,2% registrato a luglio. Il tasso più elevato è in Estonia (5%), Lituania (4,9%) e Belgio (4,7%). In Italia è a 2,6%; in linea con quanto rilevato dall'Istat.
Confermato l'aumento del Pil, preoccupano la corsa dell'inflazione e il caro prezzi
Coldiretti: prezzi dei beni alimentari in aumento
Ma che effetto a tutto ciò sulle tasce degli italiani? A rispondere è Coldiretti secondo cui, in generale, i prezzi dei beni alimentari non lavorati fanno segnare su base tendenziale un aumento del +0,8%. Aumento che arriva al +3,3% per ortaggi e verdura in considerazione degli eventi atmosferici mutevoli registrati nelle ultime settimane, fra grandine, bufere e caldo africano.
Il clima costa caro all'ortofrutta
Una situazione, quella climatica, che «con l’alternarsi di siccità e alluvioni ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti con pesanti ripercussioni sulle produzioni», ha precisato la Coldiretti.