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Turismo culturale sempre più ricco, Italia prima in Europa

12 miliardi di ricavi previsti entro il 2028. Il Vecchio Continente, trainato da Italia e Germania, si prende la scena, generando la metà delle entrate totali fra città d'arte e musei (+58% l'anno scorso). Presenze e fatturati in crescita anche per le Capitali della Cultura italiane, dopo l'exploit di Procida nel 2022, ora puntano in alto Bergamo e Brescia

di Elisa Santamaria
24 gennaio 2023 | 12:58
Turismo culturale europeo: 12 miliardi entro il 2028
Turismo culturale europeo: 12 miliardi entro il 2028

Turismo culturale sempre più ricco, Italia prima in Europa

12 miliardi di ricavi previsti entro il 2028. Il Vecchio Continente, trainato da Italia e Germania, si prende la scena, generando la metà delle entrate totali fra città d'arte e musei (+58% l'anno scorso). Presenze e fatturati in crescita anche per le Capitali della Cultura italiane, dopo l'exploit di Procida nel 2022, ora puntano in alto Bergamo e Brescia

di Elisa Santamaria
24 gennaio 2023 | 12:58
 

Turismo e città d’arte traino dell’economia e il vessillo di Capitale della Cultura italiana rappresenta un volano extra per presenze e entrate del territorio.

Bergamo e Brescia, cui spetta tale onorificenza per l’anno in corso lo sanno bene e puntano proprio su questo per una ripresa verticale delle loro attività dopo gli ultimi anni difficili, mentre tutta l’Italia può vantare un patrimonio artistico e storico così ricco da imporla al primo posto proprio nella classifica europea dei Paesi con il fatturato maggiore generato dal turismo culturale.

Il turismo culturale traino per l'Italia

Il turismo culturale in Europa potrebbe raggiungere i 12 miliardi di fatturato entro il 2028, con Italia e Germania a fare da traino del mercato, come emerge da una ricerca della Fondazione Città Identitarie. Propulsore di questo risultato proprio il fattore cultura: secondo il portale GlobeNewswire il settore nel 2021 ha sfiorato i 5 miliardi nel 2021 nel Vecchio Continente capace di generare la metà delle entrate totali grazie alla presenza sul territorio di musei, borghi e attrazioni uniche; ma anche festival, premi e iniziative didattiche.

Dalle città ai social

Amplificatori incontrastati di questo successo sono i social network, dove una foto, un video possono diventare virali, con migliaia di “like”, commenti e condivisioni, e raggiungere milioni di persone in un battito d’ali.

 

Milano, Roma, Napoli e Firenze, sfida social tra regine

Questo è quanto successo proprio a quattro delle più belle e più famose città italiane, Milano, Roma, Napoli e Firenze, scrigni di storia e gioielli artistici unici al mondo.  Le quattro città d'arte infatti, sono diventate trend virali sui social: su Instagram le 3 città culturali più gettonate sono Milano, dove #milano conta circa 39 milioni di contenuti; Roma, con 36 milioni di post pubblicati e Napoli con 21 milioni. Fuori dal podio Firenze con 12 milioni di contenuti e Venezia con quasi 11 milioni. Tik Tok, invece, ribalta la situazione: Napoli è al primo posto con 17 miliardi di views, poi Roma con 11 miliardi e Milano con 7,5 miliardi. Non cambia, invece, la situazione di Firenze, che conta un miliardo di visualizzazioni e Venezia con circa 980 milioni. «Non è un caso che il nostro Paese sia una delle eccellenze in termini di turismo culturale» afferma Edoardo Sylos Labini, presidente della Fondazione Città Identitarie e ideatore del movimento Cultura Identità. «L'Italia è un polo di ricchezza sia in termini naturali sia artistici che, però, vanno promossi al meglio; per farlo è fondamentale ripartire dai borghi. In quanto fondazione e realtà fortemente radicata sul territorio, grazie all'adesione dei quasi 8mila comuni italiani, promuoviamo la storia, l'arte e la cultura del made in Italy; con un linguaggio contemporaneo, applicato a un circuito di eventi e festival, raccontiamo l'Italia più piccola, quella più bella, che a oggi rappresenta circa il 70% dello Stato».

Edoardo Sylos Labini, presidente Fondazione Città Identitarie

Bergamo e Brescia sulla scia del turismo culturale

Ad approfittare di questo momento d’oro potrebbero essere Bergamo e Brescia, che quest’anno hanno ereditato lo scettro di Capitale della Cultura italiana da Procida che nei suoi dodici mesi in carica ha raddoppiato presenze e incassi, sfiorando i 600mila sbarchi di turisti arrivati appositamente sull’isola. Ma il boom turistico non sarebbe esclusiva del isola campana, lo dicono i numeri, che raccontano come dal 2014, anno in cui è stato istituito il titolo che viene assegnano dal ministero della Cultura (Mibact), si è registrato un +9% complessivo negli arrivi turistici delle città insignite (+8% delle presenze): essere Capitale della cultura paga. Non è, infatti, solo e semplicemente un titolo, ma anche una grande opportunità di visibilità e di ritorno economico.

Bergamo, con Brescia Capitale della Cultura 2023

La Germania seconda dopo il Bel Paese

Subito dopo l’Italia, secondo la ricerca della Fondazione Città Identitarie ci sarebbe la Germania che si sarebbe distinta per le attrazioni culturali, come viene indicato anche dall'Unesco. I musei della cittadina di Bamberga, per esempio, organizzano corsi di cucina ed eventi gastronomici all'interno delle storiche strutture per avvicinare locali e turisti alla propria storia e bellezza culturale. Outlook Traveller ha realizzato, infine, un approfondimento con alcune delle migliori attrazioni nazionali, tra cui la città di Brema, arricchita dalla presenza di innumerevoli edifici dai tratti rinascimentali; Amburgo, influenzata dalla corrente Art Nuoveau; le opere del Tebel Art Park di Berlino e il Music Festival di Dresda con una serie di appuntamenti orchestrali, balletti ed esibizioni jazz.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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