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Il Codacons contro il bonus terme: «Folle e senza logica»

Secondo l'associazione che tutela i consumatori un incentivo aperto a tutti senza limiti Isee o legati al nucleo famigliare rischia di essere un boomerang. Anche perché i posti sono limitati: 256mila

 
05 novembre 2021 | 17:51

Il Codacons contro il bonus terme: «Folle e senza logica»

Secondo l'associazione che tutela i consumatori un incentivo aperto a tutti senza limiti Isee o legati al nucleo famigliare rischia di essere un boomerang. Anche perché i posti sono limitati: 256mila

05 novembre 2021 | 17:51
 

Un bonus «folle, senza criterio e senza logica». Il Codacons non si risparmia sul bonus terme che dall'8 novembre i cittadini italiani che ne hanno fatto richiesta potranno spendere all'interno degli stabilimenti termali italiani. L'incentivo, che è entrato nel vivo lo scorso 28 ottobre quando Invitalia ha messo a disposizione delle aziende la piattaforma digitale attraverso cui aderire all'iniziativa, mette a disposizione uno sconto del 100% fino a un massimo di 200 euro per i trattamenti richieste da ogni singolo cittadino, senza limiti Isee o legati al nucleo famigliare. 

Bonus terme, il Codacons attacca: senza limiti sarà un boomerang Il Codacons contro il bonus terme: «Folle e senza logica»

Bonus terme, il Codacons attacca: senza limiti sarà un boomerang

 

Il Codacons punta il dito contro l'assenza di parametri economici

Eppure, tutto questo non basta a convicere l'associazione dei consumatori. «Se da un lato poteva avere un senso concedere un incentivo per sostenere le spese relative ai servizi termali, dall’altro non si comprende perché il bonus debba spettare a tutti indipendentemente dal reddito e senza alcun limite legato all’Isee Così anche chi non ha alcuna difficoltà economica potrà avvalersi del sussidio per godere di giorni di vacanza alle terme o momenti di relax, a danno della collettività che finanzia il bonus. Non solo: i cittadini più benestanti potrebbero riuscire ad accaparrarsi l’incentivo a discapito degli utenti meno abbienti e che realmente avrebbero bisogno di un sussidio per accedere agli stabilimenti termali», si legge nel comunicato diffuso dal Codacons. Il fatto è che per quanto largo in termini di accessibilità, il bonus terme deve fare i conti con una dotazione economica di "soli" 53 milioni di euro. A conti fatti, solo 265mila fortunati circa potranno usufruire dell'incentivo. E questo indipendentemente dal proprio reddito.

 

Procedure e burocrazia pesano sulle strutture termali

In vista dell'8 novembre anche gli operatori termali sono scettici. Le richieste che sono arrivate dal 28 ottobre in poi sono migliaia, ma da qui a capire chi effettivamente potrà sfruttare il bonus ce ne passa. Più in generale, però, è la questione burocratica a indisporre le strutture. Come approfondito da Italia a Tavola, infatti, non tutti i clienti hanno capito effettivamente come sfruttare questo bonus e il tempo “perso” dalle strutture per spiegare come chiederlo e come sfruttarlo è tanto e occupa, negli ultimi giorni, gran parte della giornata lavorativa. Un problema anche organizzativo dal momento che nessuno, ad ora, può programmare le prenotazioni dei prossimi mesi: tanti clienti hanno già detto che senza bonus, non confermeranno la prenotazione. E anche nel caso in cui tutto andasse a buon fine, agli stabilimenti termali resta in capo l'inserimento in piattaforma dei dati di tutti i clienti che hanno fatto la richiesta preliminare.

 

 

In gioco l'aggancio del trend del turismo sanitario

Detto ciò, dopo un 2020 segnato dalla pandemia, un 2021 punteggiato di limitazioni e la difficoltà (in alcuni casi) di trovare il personale per offrire i vari servizi la spinta del bonus terme è quanto mai attesa: «Il bonus terme consentirà alla clientela italiana di riscoprire il vero termalismo», aveva affermato Massimo Caputi, presidente di Federterme. Anche perché sotto alla questione del bonus scorre un trend in forte crescita, quello del turismo sanitario. «Oggi l’attesa e la richiesta dei cittadini per i servizi termali è molto elevata. I clienti non cercano solo spa e centri benessere ma dei veri e propri centri specializzati. Le terme, quelle riconosciute dal ministero della Sanità, sono dei veri e propri presidi sanitari dove cura e prevenzione valgono il viaggio e contribuiscono allo sviluppo di un turismo sanitario che ha target ben precisi e identificabili», ha sottolineato Caputi. Il tutto con il benestare dei territori e delle attività del territorio in cui sorgono i centri termali. «Con i propri servizi, le terme concorrono a destagionalizzare i flussi turistici allungando la stagione di diverse località richiamando un target chiaro e preciso», aveva concluso il presidente.

 

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