Nel filoatlantismo dell’immediato dopoguerra, con il Piano Marshall che stava contribuendo alla ricostruzione del nostro Paese, si usava dire che quando lo statunitense starnutisce qui gli si porge il fazzoletto. Metafora inelegante alquanto per dire che si emulavano i comportamenti dell’ingombrante quanto munifico alleato; praticamente quanto accadeva oggi negli Usa, sarebbe accaduto da noi domani.
Feed Act
Stati Uniti precursori di tante innovazioniIn effetti, è stato così: e non c’è mica bisogno di ricordare i tanti casi atti a
mostrare questa realtà: i detersivi, i dentifrici, le
bevande gassate, la
gomma da masticare, i dischi, la
televisione ma quanto, quanto e quanto ancora. I tempi sono cambiati e l’oggi di Oltre Atlantico è anche l’oggi (e non il domani) di qua, grazie alla digital society. Tutto ciò posto in premessa, nel solco di un’auspicabile emulazione efficace, riportiamo una notizia di notevole interesse.
Feed Act, un esempio da seguireIl
Feed Act, ovvero un provvedimento del Governo federale varato per dare aiuti economici ai soggetti particolarmente colpiti dalla pandemia, pagherà i ristoranti di piccole e medie dimensioni per aiutare a nutrire gli americani colpiti dalla crisi
Covid-19.
Lo scorso 2 febbraio il neo-presidente
Joe Biden, in carica da appena due settimane,
ha firmato un ordine esecutivo per coprire il 100% dei costi federali della Fema, la nostra
Protezione Civile, affinché i ristoranti collaborino con organizzazioni non profit locali per mantenere le porte aperte ai non abbienti e consentire loro, perciò, di ricevere
pasti caldi almeno una volta al giorno. L'ordine esecutivo firmato da Biden è andato in vigore il giorno successivo!
Nella situazione venutasi così a creare, i
ristoranti di piccole e medie dimensioni sono in grado di utilizzare i
fondi per mantenere le porte aperte, non licenziare i dipendenti e nel contempo erogano aiuto quotidiano alle persone bisognose ad esse fornendo pasto caldo atto a lenire i disagi forti, dalla pandemia acuiti.
Una soluzione in cui vincono tuttiÈ la classica soluzione win-win: vantaggiosa per i
ristoratori che vedono coperti i loro costi di
esercizio; vantaggiosa per i non abbienti che ricevono nutrimento quotidiano. Ci sia consentito, a concludere, una considerazione.
Ci sono due
winners, e c’è un perdente! Il perdente è l’assente e l’assente, suvvia riflettiamoci insieme, chi è? È quella cosa che il destino del perdente ce l’ha già nel nome: il
bonus.
Il bonus a fondo perduto! Quando poi si dice la nocività dei bonus! Quale volano virtuoso innescherebbe nel nostro
Paese, un provvedimento simile a quello attuato negli Usa? Ci vuole così tanto da noi per attuare provvedimento simile?