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Meglio cancellarli che mantenerli. Agriturismi contro i siti web statali

Lo sfogo di Isvra (Istituto italiano per lo sviluppo rurale e l'agritusimo) che critica le performance e l'utilità dei portali di promozione turistica dedicati all'agriturismo: «Non ci naviga nessuno».

 
08 febbraio 2021 | 17:46

Meglio cancellarli che mantenerli. Agriturismi contro i siti web statali

Lo sfogo di Isvra (Istituto italiano per lo sviluppo rurale e l'agritusimo) che critica le performance e l'utilità dei portali di promozione turistica dedicati all'agriturismo: «Non ci naviga nessuno».

08 febbraio 2021 | 17:46
 

In attesa che si risolve la crisi di Governo, c'è lo spazio per sperare a un rinnovato approccio da parte del nuovo esecutivo sul tema della promozione e ricezione turistica. Sopratutto per quanto riguarda gli agriturismi. Anche se la realtà è sempre dietro l'angolo pronta a colpire.

Mondo degli agriturismi contro i siti di promozione del ministero - Meglio cancellarli che spendere Agriturismi contro i siti web statali

Mondo degli agriturismi contro i siti di promozione del ministero

I due siti del ministero
Potrebbe essere questo il caso dei due siti dedicati all'agriturismo (www.agriturismoitalia.gov.it e dopigp.politicheagricole.it) nella disponibilità del ministero per le Politiche agricole. Il primo fu presentato ufficialmente all'Expo 2015 di Milano con l’enfatico messaggio “L’agriturismo italiano si presenta al mondo”. In realtà, «quel sito non lo consulta nessuno, contiene solo informazioni burocratiche, tipo “seminativo arborato ha 1,12” o “partita IVA n…”, non c’è una fotografia, non trasmette alcuna emozione, che per il turismo è fondamentale», ha affermato Giorgio Lo Surdo, direttore di Isvra - Istituto italiano per lo sviluppo rurale e l'agritusimo.

Il secondo sito lo ha voluto, nel luglio 2019, l’allora Ministro delle politiche agricole e del turismo, Gian Marco Centinaio, per la promozione del turismo e dell'agricoltura attraverso le nuove tecnologie e il digitale. «Per ogni prodotto agroalimentare certificato Dop o Igp indica anche gli agriturismi in zona, e rimanda al sito agriturismoitalia: se non è zuppa, è pan bagnato! Anche questo, non lo consulta nessuno, anche perché sui prodotti Dop e Igp c’è da tempo il sito www.qualivita.it, peraltro realizzato col contributo dello stesso ministero e fatto decisamente meglio», ha proseguito Lo Surdo.

La mancata rivoluzione digitale
«La rivoluzione digitale di cui tanto si parla come molla di rilancio dell’Italia - ha concluso Lo Surdo - almeno per quanto riguarda la promozione turistica, non è questo. Non serve a nulla mettere in rete nuovi siti internet purchessia, che non servono nessuno e tanto meno agli stranieri, se non a spendere soldi, tanti, per raccogliere e aggiornare i dati. I siti ministeriali di promozione dell’agriturismo o “funzionano” per attrarre ospiti o è meglio cancellarli».   

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