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Oceanic Craft Brewery, il primo birrificio su una nave: la MSC World Europa

«Si tratta di un progetto rivoluzionario a “metro zero” che porta all’abbattimento totale di tutto quello che è il packaging» ci racconta Teo Musso, il padre della birra artigianale italiana

di Roberta Nicosia
 
02 febbraio 2023 | 16:23

Oceanic Craft Brewery, il primo birrificio su una nave: la MSC World Europa

«Si tratta di un progetto rivoluzionario a “metro zero” che porta all’abbattimento totale di tutto quello che è il packaging» ci racconta Teo Musso, il padre della birra artigianale italiana

di Roberta Nicosia
02 febbraio 2023 | 16:23
 

Si chiama Teo Musso, ed è il padre della birra artigianale italiana. Il suo birrificio, Baladin, (il cantastorie in francese antico) nasce negli anni Novanta vicino a Piozzo, nelle Langhe, in un territorio tipicamente vocato al vino, e col tempo diventa uno dei più importanti birrifici artigianali italiani grazie alla visione del suo fondatore che ha introdotto un nuovo concetto nel settore della birra, suggerendo ai ristoranti di utilizzala come abbinamento al cibo.

 Oceanic Craft Brewery il primo birrificio a bordo di una nave: la MSC World Europa

La MSC World Europa

Ma il visionario Teo è sempre in cerca di qualcosa di innovativo, e non è un caso che sia stato il primo, e finora l’unico, a creare un birrificio a bordo di una nave. Stiamo parlando di Oceanic Craft Brewery, un micro-birrificio realizzato a bordo di MSC World Europa, l’ammiraglia della flotta MSC varata a Doha il 13 novembre, la prima nave della compagnia a Gas Naturale Liquefatto (GNL), attualmente il combustibile fossile più pulito disponibile su larga scala, in grado di ridurre le emissioni di zolfo di oltre il 99%. Con questa nave MSC alza l’asticella del suo percorso verso la sostenibilità che ha come obiettivo ambizioso quello di arrivare a emissioni zero entro il 2050 per quello che riguarda la CO2. Ma la sostenibilità si declina in tanti aspetti, e il birrificio Oceanic Craft si pone nello stesso solco in quanto, producendo a bordo, porta all’abbattimento totale dell’inquinamento prodotto dal trasporto e l’utilizzo di materiali da riciclare quali le lattine o il vetro.

Un progetto rivoluzionario a “metro zero” 

«Si tratta di un progetto rivoluzionario a “metro zero” che porta all’abbattimento totale di tutto quello che è il packaging - ci racconta Teo Musso. Gli unici prodotti che trasportiamo sono malto e luppolo. Tutto questo è frutto di un percorso piuttosto lungo ma molto affascinante. Abbiamo lavorato un anno per capire l’influenza del residuo salino sulla parte gusto e l’influenza delle vibrazioni sull’avanzamento della fermentazione, e quindi abbiamo creato due protocolli diversi di produzione, uno per quando la nave è in movimento e uno quando è in porto. Per l’occasione, ho realizzato tre ricette per tre birre artigianali inedite, prodotte utilizzando l’acqua di mare desalinizzata, ma quella leggera nota di sale ne esalta la sapidità e fa da amplificatore alla parte aromatica».

Le nuove arrivate sono una Pils, che rende omaggio alla cultura tedesca, una Bitter, che evoca quella anglosassone, e infine una Oceanic Wheat Beer, birra di frumento basata sula tradizione belga con coriandolo e scorze d’arancio. Le birre vengono servite nel bicchiere TeKu, ideato da Teo Musso in collaborazione con Lorenzo “Kuaska” Dabove, massimo esperto italiano di birre, (TeKu™ è l’acronimo di Teo e Kuaska). Prodotto in Italia da Rastal, azienda leader nel settore, è oggi considerato il bicchiere da birra per eccellenza.

Le tre birre verranno servite alla spina esclusivamente nei bar a bordo della nave

Le tre birre saranno prodotte tutto l’anno nel birrificio visibile dietro le vetrate del pub Master of the Seas, e verranno servite alla spina esclusivamente nei bar a bordo della nave. Oltre a queste tre birre inedite dedicate alla MSC World Europa, su tutta la flotta MSC viene servita una selezione delle migliori birre e bibite di Baladin. Per la Compagnia era quindi essenziale scegliere un partner che comprendesse le complessità della produzione di birra in condizioni sfidanti, ma anche la visione e la filosofia del marchio. Il progetto, che tiene conto anche delle vibrazioni della nave in navigazione, è frutto di anni di ricerca e verrà riproposto sulla seconda nave del brand World, la World America, che sarà varata nel 2025. L’ambizione di Musso nelle altre due navi del brand World è quella di arrivare a produrre a bordo tutta la birra che viene servita a bordo della nave.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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