Organizzato da Teamwork Hospitality, con il patrocinio di Poli.Design, il 4 maggio il Palazzo delle Stelline di Milano è stato teatro dell’evento “Guest/Lab-New trends in hospitality, design and contract”. Una manifestazione molto attesa, dedicata ad albergatori, proprietari di strutture ricettive, direttori e manager, responsabili sviluppo di catene e operatori real estate, responsabili acquisti di catene e gruppi alberghieri, architetti, interior designer, ingegneri, progettisti e tecnici del settore. Un mondo di professionisti che si è aperto al confronto e alla formazione.
Tutto esaurito per la giornata di incontri GuestLab di Milano
Presenti con corner dedicati anche oltre 50 aziende che hanno presentato le loro soluzioni per il mondo alberghiero. Fornitori selezionati, specializzati in diverse merceologie, dall’arredo alla domotica, dal wellness all’outdoor.
Hotellerie al femminile
Denso il programma di incontri, animati da una settantina di relatori lungo l’arco della giornata. In contemporanea, in sette sale, hanno preso corpo vivaci e affollate esposizioni di case history. Una ricca occasione di informazione e di aggiornamento per architetti, progettisti e designer. Autorevoli professionisti hanno presentato casi di successo e analizzato le tendenze in atto. Interessante, al proposito, l’incontro “L’hotellerie è rosa. Case study di progettazioni al femminile”. Lorena Alessio, fondatrice dello studio Lorena Alessio Architetti, ha coordinato progetti di peso come Canale Vigolungo Showroom, nel Cuneese, per cui ha progettato edifici innovativi in pioppo, utilizzando il compensato senza viti come nella tradizione giapponese, o Reba Hotels di Courmayeur (Ao), con apertura prevista per il 2026. Rimaniamo in montagna, dove Mariapia Bettiol (Bettiol Architecture) sviluppa la sua attività nelle principali località dell’Arco Alpino e nel comprensorio di Cervinia (Ao) per la realizzazione di strutture ricettive quattro e cinque stelle, ville e chalet. Progetti per lo più destinati a una clientela internazionale, del mercato nord-europeo. “Disegniamo superfici, ma non siamo superficiali” è il motto di Giulia Delpiano, fondatrice con Corrado Conti di ovre.design. Focalizzata sull’hospitality e sui progetti di interior design residenziale di lusso, l’estetica promossa da questo team è una fusione tra le contaminazioni del passato e la proiezione al nuovo.
Opus, l'edificio con il buco a Dubai
Il valore della bellezza utile
Tra gli altri interventi di rilievo, da segnalare la Lectio Magistralis di Dante Oscar Benini, archistar di lungo corso che ha sottolineato quanto l’habitat, alberghiero ma non solo, cambi il comportamento delle persone. «Non progettiamo contenitori – ha sottolineato – ma complementi di identità. Va in scena uno scambio tra l’elemento architettonico e le persone: l’immenso valore della bellezza utile». Così anche Stefano Paiocchi (Zaha Hadid Architects): «L’architettura può aggiungere valore all’esperienza e generare sensazioni di benessere. Quando le soluzioni formali diventano funzionali si crea un’esperienza positiva circolare». Su questa linea ha presentato Opus, edificio di venti piani nel business district di Dubai, che ingloba uffici, appartamenti, hotel, formule food & beverage. Linee squadrate-sinuose, e non è una contraddizione, un gigantesco buco al centro. Creatività allo stato puro.
Marco Piva
Investire in riqualificazione rende il 35%
Marco Piva (Studio Piva) ha fatto un excursus sulla sua monumentale attività nell’universo hotellerie, segnalando la cura con cui si deve affrontare un progetto in un edificio storico; basti pensare all’Excelsior Hotel Gallia di Milano. «L’albergo è una struttura osmotica con la città, un luogo che si apre a essa». Ha quindi puntato i riflettori sul nuovo progetto “smart re+new”, il servizio messo a punto con il Gruppo Gabetti per dare valore all’ospitalità e rilanciare le strutture ricettive nel nostro Paese. Una riqualificazione che prevede un’opzione tra tre livelli di intervento (light, medium, full) nell’ottica di efficientamento dell’immobile. I dati parlano chiaro: dopo la ristrutturazione il valore aumenta del 35%.