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Isole minori oltre il turismo stagionale: fondi e progetti per rilanciarsi

Lampedusa e Pantelleria, ma anche Giglio, Ponza, Favignana e molte altre. Luoghi splendidi invasi dai turisti in estate. Ma quando la stagione termina ci sono spopolamento, disoccupazione e disagi per i (pochi) residenti. Ora, in soccorso delle isole minori, arrivano i fondi del Pnrr e un programma di sviluppo integrato siglato dal ministero del Turismo con l'Ancim, che rappresenta i 35 Comuni coinvolti

di Gianluca Pirovano
09 febbraio 2022 | 17:00
Isole minori oltre il turismo stagionale: fondi e progetti per continuare ad esistere
Isole minori oltre il turismo stagionale: fondi e progetti per continuare ad esistere

Isole minori oltre il turismo stagionale: fondi e progetti per rilanciarsi

Lampedusa e Pantelleria, ma anche Giglio, Ponza, Favignana e molte altre. Luoghi splendidi invasi dai turisti in estate. Ma quando la stagione termina ci sono spopolamento, disoccupazione e disagi per i (pochi) residenti. Ora, in soccorso delle isole minori, arrivano i fondi del Pnrr e un programma di sviluppo integrato siglato dal ministero del Turismo con l'Ancim, che rappresenta i 35 Comuni coinvolti

di Gianluca Pirovano
09 febbraio 2022 | 17:00
 

Lampedusa, Linosa e Pantelleria, ma anche Ustica, Ponza, Ventotene, Capraia e il Giglio. Le Egadi, le Tremiti, le Eolie. Ischia, Capri, Procida e tutto l'arcipelago campano. Un totale di trentacinque Comuni e circa duecentomila abitanti che in estate diventano però milioni. Sono le isole minori italiane, travolte, sia chiaro anche in senso positivo, dal turismo stagionale. Quando la stagione però finisce, devono fare i conti con lo spopolamento, la disoccupazione e la costante carenza di servizi per chi decide di rimanere. 

Da anni i singoli comuni e l'Associazione nazionale dei comuni delle isole minori (Ancim) lavorano per scrivere un futuro diverso, cercando di andare oltre al turismo stagionale e portando miglioramenti in tema di sanità, scuola e trasporti, tre condizioni fondamentali per lo sviluppo. Il percorso, avviato già da tempo, sta trovando nuova linfa grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e a un accordo per lo sviluppo integrato firmato dall'Ancim con il ministero del Turismo. 

Lampedusa Isole minori oltre il turismo stagionale: fondi e progetti per continuare ad esistere

Lampedusa

Isole minori, anche al Centro-Nord i problemi del Sud 

Il turismo stagionale è l'elemento trainante dell'economia delle isole minori, che durante la stagione estiva si popolano. Come già però sottolineato, i problemi arrivano quando l'estate se ne va e al suo posto arrivano disoccupazione e scarso sviluppo, che portano a un conseguente spopolamento di persone e alla diminuzione di servizi. La prima a riconoscerlo è stata Mara Carfagna, ministro per il Sud. Nell'ambito del progetto governativo Resto al Sud, l'incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regioni del Meridione, il ministro aveva deciso di inserire, tra le aree in cui si potevano ottenere gli aiuti, anche le isole minori del Centro-Nord (arcipelago toscano e isole della laguna veneta e di Grado). Il motivo? Per tassi di sviluppo e di disoccupazione risultavano anch'esse zone in difficoltà

L'inefficienza energetica e il Pnrr 

Una delle piaghe che da sempre affligge le isole minori è quella dell'inefficienza energetica. Spesso infatti i Comuni basano la loro sussistenza su vecchie centrali che a loro volta distribuiscono su reti poco estese e attempate. L'occasione per superare questa impasse si sta presentando con il Pnrr. Sono infatti stati stanziati 200 milioni di euro nell'ambito del progetto "Isole verdi", è finalizzato a promuovere il miglioramento e rafforzare, in termini ambientali ed energetici, le infrastrutture di 13 comuni appartenenti a 19 isole minori non interconnesse con il sistema elettrico nazionale (Isola del Giglio, Capraia, Ponza, Ventotene, Isole Tremiti, Ustica, Pantelleria, Leni, Malfa, Santa Marina Salina, Favignana, Lampedusa e Lipari). I fondi stanziati serviranno per la realizzazione di progetti integrati di efficientamento energetico e idrico, mobilità sostenibile, gestione del ciclo rifiuti, economia circolare e produzione di energia rinnovabile

L'accordo per lo sviluppo integrato delle isole minori 

Ai fondi stanziati dal Pnrr si sta affiancando anche un confronto costante portato avanti dall'Ancim sui tavoli di diversi ministeri, dal Turismo agli Affari regionali. Il lavoro ha portato alla firma di un accordo per lo sviluppo integrato delle isole minori, che il ministro Massimo Garavaglia ha definito «un documento per creare le condizioni di una crescita economica che crei nelle isole, valorizzando il ruolo dell'industria turistica, centri d'eccellenza nell'ambito dell'ambiente, della cultura, delle attività produttive e della sanità».

Una visione ambiziosa che dovrebbe tradursi all'atto pratico, grazie allo stanziamento di ulteriori fondi governativi e nell'ambito del Pnrr (40 milioni sono già pronti dal ministero degli Affari regionali) in interventi mirati di riqualificazione dei centri storici, messa in sicurezza delle coste, adeguamento di infrastrutture e servizi per residenti e turisti, realizzazione di centri di promozione turistica, potenziamento dei trasporti e dei servizi marittimi, compresi i moli e gli approdi, oltre al già citato ammodernamento energetico

Procida Isole minori oltre il turismo stagionale: fondi e progetti per continuare ad esistere

Procida

«Le isole minori non possono vivere tre mesi l'anno»

Per discutere sui diversi temi presenti sul tavolo è stato istituito un Comitato di gestione misto, composto da rappresentanti del ministero del Turismo, delle regioni, dei comuni e dell'Ancim. «Il turismo è il motore principale delle isole minori - ha spiegato il segretario generale Ancim Gian Piera Usai - Ma vorremmo che questo motore funzionasse in maniera perpetua, non soltanto durante la stagione estiva. Non possiamo pensare che le isole minori vivano soltanto tre o quattro mesi l'anno». 

Per quanto riguarda "Isole verdi" c'è tempo fino al 13 aprile per presentare i progetti. Mentre per gli altri fondi il dialogo tra Comuni e ministeri è sempre attivo, nell'attesa che gli interventi possano partire. 

Fuori dall'isolamento: il futuro passa da sanità, scuola e trasporti 

Il percorso è difficile e per nulla scontato. Non sarà infatti facile, nemmeno con l'attenzione dello Stato e i fondi, riuscire a trasformare le isole minori, da sempre ancorate alla stagionalità, croce e delizia per il loro sviluppo. «Serve un nuovo sviluppo che parta da un modello differente rispetto al passato, che si muova cioè dal basso, dalla popolazione - ha aggiunto Usai - Sono tre le condizioni fondamentali: sanità, scuola e trasporti. Senza di esse non c'è futuro. Perché il turismo, anche da solo, porta benefici enormi, ma per arrivare a un salto di qualità che cambi le isole minori serve coniugarlo con una valorizzazione dell'accoglienza, delle tradizioni, dei beni culturali e degli aspetti paesaggistici che rendono questi territori così interessanti». 

 

 

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