E ai piccoli alberghi, chi ci pensa? A quelli gestiti storicamente dalle famiglie, a quelle microimprese che trascinano in più settori l’economia italiana. Federalberghi e Gabetti si sono unite per dar vita ad un sistema che offra servizi da parte del franchising utili non solo alla vendita, ma anche per valutazioni preliminari e per assistenza tecnica e finanziaria necessaria per un piano di rilancio.
Mercato degli alberghi in fermento
Alberghi ad un bivio: vendita o rivoluzioneDel resto, di questi tempi, le operazioni di
compravendita schizzano alle stelle (in maniera
non sempre così chiara purtroppo) perché di alternative non ce ne sono molte: o si vende o si cambia. Le stime infatti parlano di perdite di ricavo in questo 2020 comprese tra il 60 e il 70%. La crisi riguarda soprattutto le
città d’arte e gli hotel a forte vocazione business che hanno pagato a caro prezzo la drastica riduzione degli spostamenti per lavoro e il blocco ai
congressi.
Le idee per una consulenzaMa la partnership tra
Federalberghi e
Gabetti non è la sola proposta che si sta trovando nell’ambiente
per aiutare gli albergatori. Tra Rimini e Riccione è nato infatti HotelScout365, un progetto promosso dalla società
Albergatore Pro che è specializzata nella consulenza e nei corsi di formazione in ambito alberghiero, forte di una community in Rete di oltre 7mila iscritti Facebook. «Abbiamo creato il portale - spiega l’ad
Gian Marco Montanari - che ha già a catalogo una trentina di strutture in tutta Italia dalle 3 stelle in su. Il sito serve solo come aggregatore delle proposte e per mettere in contatto le controparti, non siamo un mediatore».
Prezzi, la differenza tra albergo e residenzialePer quanto riguarda i prezzi, la situazione degli
hotel è diversa da quella del
residenziale. «Possiamo parlare di valutazioni riviste al ribasso del 20-30%», spiega Montanari al Sole 24 Ore. La differenza con il residenziale sta nel fatto che quando si parla di “
vendita” non ci si riferisce solo ai muri, ma anche e soprattutto ad un’intera attività.
Fermento nei mercatiI
mercati però si muovono e sono in fermento, molti imprenditori restano alla finestra in attesa di vedere come evolve la situazione, ma l’interesse e la liquidità ci sono. Solo tra sei mesi, dicono gli esperti, si vedrà tuttavia un cambiamento o quantomeno si comprenderà meglio in quale direzione sta andando il settore.
E dalle 3 stelle in su?Settore che non è solo piccoli alberghi, ma anche grosse e prestigiose strutture. Prima dell’avvento del covid, gli alberghi da tre stelle in su valevano 117 miliardi di euro con
Roma che ha un patrimonio stimato di 12,7 miliardi,
Milano di 6,8, Venezia 5,9 e Firenze 3,4. Il settore mare vale 18,7 miliardi di euro con l’Emilia Romagna che grazie alle sue 79mila camere copre il 23% della categoria intera. Va forte anche il settore del lusso (
5 stelle o 5 stelle superior) che vale 16 miliari di euro.
Si tornerà a viaggiare a pieno ritmo nel 2024/2025Ma questi sono numeri destinati a cambiare e di molto nei prossimi anni. Federalberghi-Gabetti hanno stimato tramite uno studio che solo nel
2024-2025 si tornerà a flussi
turistici normali. L’obiettivo degli albergatori è farsi trovare pronti in quel momento per non perdere nemmeno un’occasione e tornare a marciare a doppia velocità. Come fare? Con la flessibilità dell’
offerta che deve
comprendere e anticipare le esigenze future dei turisti che non saranno più solo turisti e solo lavoratori in viaggi d’affari, ma potranno anche essere turisti che mentre viaggiano
lavorano da remoto.