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In Italia rimosse dal web il 98% delle frodi Un modello che fa scuola in Europa

Oltre 1.500 le procedure di rimozione delle frodi alimentari da internet avviate dal Ministero a tutela dei marchi. Siglato accordo con i consorzi di tutela del Prosecco Doc e della Mozzarella di bufala campana Dop

di Andrea Radic
 
19 gennaio 2017 | 10:52

In Italia rimosse dal web il 98% delle frodi Un modello che fa scuola in Europa

Oltre 1.500 le procedure di rimozione delle frodi alimentari da internet avviate dal Ministero a tutela dei marchi. Siglato accordo con i consorzi di tutela del Prosecco Doc e della Mozzarella di bufala campana Dop

di Andrea Radic
19 gennaio 2017 | 10:52
 

La percentuale di successi nella rimozione delle inserzioni irregolari dei prodotti agroalimentari su Alibaba, Ebay e Amazon ha raggiunto il 98%. È quanto annunciato da Stefano Vaccari, capo dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) del ministero delle Politiche agricole intervenuto alla presentazione del primo patto stretto dai due consorzi di tutela, il Prosecco Doc e la Mozzarella di bufala campana Dop, per meglio tutelare il consumatore.

In Italia rimosse dal web il 98% delle frodi un modello che fa scuola in Europa

In poco più di due anni l'Icqrf ha attivato 1.562 procedure di tutela sul web e all'estero, di cui 1.427 solamente sulla rete. Nel sintetizzare l'impatto di internet sull'attività di tutela dei prodotti italiani di qualità, Vaccari ha evidenziato le cooperazioni operative attivate con i principali players dell'e-commerce, da Ebay ad Alibaba e con le altre agenzie di controllo estere, sempre con il forte coinvolgimento dei consorzi di tutela. Un modello che rappresenta un unicum a livello mondiale, apprezzato anche dalla Commissione europea che vuole estendere l'esperienza italiana a livello europeo, vista l'efficacia delle azioni attivate.

L'auspicio di Vaccari è che in futuro anche altri Consorzi possano decidere di stringere collaborazioni e aderire alla piattaforma Ismea, anche tramite il coordinamento di Aicig (associazione italiana consorzi), consentendo così di raccogliere in maniera sistematica i dati riguardanti il settore enogastronomico italiano, in modo da facilitare lo studio e le analisi di questo comparto e fare valutazioni per migliorarne l'evoluzione futura.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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