Da oltre un mese e mezzo la Puglia era stretta nella morsa del caldo africano e non pioveva una goccia neppure a pagarla. Tutti a boccheggiare accaldati, infastiditi, e poi, come sempre accade, ci si ritrova a maledire il maltempo che immancabilmente arriva, spesso con una potenza inimmaginabile solo qualche ora prima. Una volta li chiamavamo acquazzoni, ora più modernamente “bombe d’acqua”, e quando arrivano rinfrescano l’aria ma, se durano, rischiano di scombinare i piani e il grande lavoro che c’è dietro all’organizzazione degli eventi estivi. Perché d’estate, certamente, non ci si aspetta l’arrivo del maltempo.

Il gruppo di lavoro delle “Donne del Vino” aveva organizzato tutto per accogliere i numerosi visitatori del SummerWine, presso la bellissima Tenuta Cantine Cardone a Locorotondo, in uno scenario che definire magico è sicuramente riduttivo. Ma nel primo pomeriggio il rischio si è concretizzato, il temporale si è presentato e la possibilità di non aprire i cancelli su quella che è stata una tra le più belle manifestazioni dell’estate pugliese, sembrava diventare certezza.
E invece no, perché la fortuna aiuta sempre gli audaci - almeno così si dice - e, puntualmente, anche in questo caso lo ha fatto. Ha smesso di piovere e, puntualmente alle 19.00, si è registrato l’ingresso dei primi visitatori, che, ben presto, sono diventati centinaia e poi migliaia, affollandosi ai cancelli, e saturando, in breve tempo, gli ampi parcheggi opportunamente predisposti dall’organizzazione.
L’importante lavoro di squadra della delegazione Puglia delle Donne del vino, che, con la collaborazione di Slow Food Alberobello e Valle d’Itria, Ais Murgia, Arpuh Locorotondo e Associazione regionale pugliesi di Milano, ha permesso la realizzazione di questo evento, ha dato frutti neppure lontanamente immaginabili, perché la manifestazione ha registrato numeri importanti e ha visto la partecipazione di tantissima gente entusiasta, appassionati, gourmet, turisti e giornalisti di settore, distribuiti in un suggestivo percorso tra i trulli, diviso in zone di degustazione dei vini e zone dedicate al food.

Il tutto “condito” - è proprio il caso di dirlo - dallo spettacolo offerto da Locorotondo, bellissima cittadina della Valle d’Itria e, senza ombra di dubbio, uno tra i tanti angoli magici della Puglia, che, dal basso, si poteva ammirare in tutto il suo splendore.
Tra gli stand è stato possibile degustare alcune pietanze come le “bombette” martinesi, di storia piuttosto recente ma di grande successo, al punto da essersi conquistate un ruolo importante nella tradizione radicata della carne “al fornello”, tipica di alcune zone della regione, Valle d’Itria compresa.
Una golosa specialità che ha contribuito non poco allo sviluppo turistico di questa valle incantata ma poco conosciuta fino ad una ventina di anni fa, segno di quanto la gastronomia possa influenzare la crescita delle economie locali. E, poi, alle bombette non si resiste, calde sono davvero una delizia. Di fianco all’inebriante profumo della grigliata di bombette, lo stand della pizza fritta, una sorta di frittella con la ricotta ascquante (forte, acida, piccante), prelibatezza per palati robusti. Poco più avanti, invece, si preparava il grano con gli ortaggi, a richiamare un po’ l’antica ricetta del grano stumpatu (pestato); poi, in un cortile vicino all’ingresso, il panino da passeggio di Francesco Nacci e Evelyn Fanelli del ristorante Botrus di Ceglie Messapica. Curiosa l’idea di passeggiare con il panino…
Interessante il laboratorio “Tra capo e collo” curato da Slow Food Alberobello e Valled’Itria, da Ais Murgia, che si è occupata anche di servire i vini in degustazione, e dall’azienda Santoro, una delle eccellenze nella produzione del capocollo di Martina Franca, prelibato salume dalla delicata affumicatura realizzata con legno di fragno e simbolo della poco conosciuta arte norcina pugliese. Non è mancato il giusto spazio dedicato allo spettacolo, con i canti e le ballate popolari della Compagnia Stabile di Alberobello e i fuochi pirotecnici che a Locorotondo, ogni anno, attirano tra i trulli migliaia di visitatori e turisti organizzati persino con sedie e tavolini per poterselo godere al meglio e in totale comodità.

Sedici le aziende vitivinicole impegnate nelle degustazioni, in un percorso che consentiva ben 7 assaggi con il ticket acquistato all’ingresso: Agricola Spinelli, Agricole Vallone, Azienda Agricola Vetrere, Azienda Mottura, Azienda Vinicola Rivera, Cantine Di Marco, Cantine Imperatore, Cantine Paolo Leo, Cantine Soloperto, Cardone Vini Classici, Consorzio Produttori Vini, L’Antico Palmento, Severino Garofano Vigneti e Cantine, Tenuta Ripa Alta, Varvaglione Vigne &Vini, Vignaflora. Media partner e sponsor di SummerWine 2015 il Gal Valle d’Itria, il Gal Terre del Primitivo, PugliaMonAmour.it, RP Consulting, Zion, Il Fagiano, CRSF - Centro di Ricerca Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, Grafica Meridionale e Itinera.
«SummerWine diventerà un appuntamento con Le Donne del Vino - aveva detto, prima dell’evento, Sabrina Soloperto, presidente della delegazione pugliese - in un angolo di Puglia ogni anno diverso. Quest’anno abbiamo scelto Locorotondo, che ci offre un’ambientazione particolarmente suggestiva per la bellezza della campagna e per l’incredibile impatto scenografico dei trulli. L’anno prossimo si vedrà, ma sarà sempre un affascinante viaggio attraverso la Puglia del vino, alla scoperta delle tradizioni locali». E, conoscendo la determinazione di questo gruppo di donne dinamiche, competenti e appassionate, più che una promessa è una certezza.
Credito fotografico: Rocco Lamparelli