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Zaia chiede di fermare gli acquisti dall'estero di cantine italiane

Il Governatore del Veneto chiede di istituire una golden power per tutelare il comparto. All'inaugurazione della fiera di Verona. Sotto la media i visitatori domenica

 
10 aprile 2022 | 18:16

Zaia chiede di fermare gli acquisti dall'estero di cantine italiane

Il Governatore del Veneto chiede di istituire una golden power per tutelare il comparto. All'inaugurazione della fiera di Verona. Sotto la media i visitatori domenica

10 aprile 2022 | 18:16
 

Questa «è l'edizione della ripresa, segue un 2021 incredibile con 7.100 miliardi di esportazioni: l'export agroalimentare ha fatto tutti i record, è una filiera forte, che funziona», così il Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, alla cerimonia di inaugurazione della 54° edizione di Vinitaly. Una posizione ripresa anche dal Governatore del Veneto, che però è andato anche olrre lanciando una sfida al Governo. Per Luca Zaia bisogna infatti fare una riflessione sullo shopping degli stranieri tra i principali brand del vino. «Il mercato è libero ma oltre a certi limiti non possiamo accettare nuove acquisizioni. I brand sono la storia dei territori. Bisogna valutare una sorta di Golden power su queste cose, non puoi portare via un pezzo dì Paese. E ci sono brand che dobbiamo difendere fino in fondo».Una posizione che ha ricevuto molti applausi rispetto ad un discorso orgogliosamente veneto: «Siamo la prima regione produttrice e facciamo solo noi il 36 per cento dell’ export italiano, tanto che in una ideale classifica sull’’export del vino in testa ci sarebbe la Francia, poi l’Italia, la Spagna terza e quindi a, quarto posto il nostro Veneto».

Luca Zaia Zaia chiede di fermare gli acquisti dall'estero di cantine italiane

Luca Zaia

Il Ministro Patuanelli dal palco dell’Auditorium Verdi della Fiera di Verona ha in ogni caso sottolineato l’importanza che riveste il ritorno in presenza di Vinitaly, che nel tempo è riuscita ad interpretare e favorire la crescita di un grande prodotto italiano divenuto simbolo del made in Italy nel mondo. Vinitaly, come ha evidenziato il Ministro, arriva in un momento particolarmente critico non solo per l’agroalimentare, ma per tutto il mondo, a causa della crisi geopolitica in atto, conflitto che ha acuito un contesto già difficile a causa delle problematiche dovute alla pandemia Covid e ai costi energetici.

Patuanelli, dopo aver elencato i numeri da record dell’export del settore vino, ha sottolineato come l’Italia debba puntare a essere il primo produttore nel mercato internazionale, un obiettivo da raggiungere perche’ il vino rappresenta il nostro Paese nel mondo e ci sono tutte le possibilita' di far crescere la filiera vinicola italiana. Il Governo, ha infine assicurato Patuanelli, è al lavoro sia a livello nazionale, che in Europa, per attuare tutte le misure necessarie per proteggere i mercati e riprendere, quando sarà possibile, tutte le attività di promozione. Dal palco della 54esima edizione del Vinitaly ha poi anticipato l’arrivo di un nuovo decreto dopo Pasqua per il caro prezzi, tema centrale in questo momento per tutti i settori produttivi.

 

Tornando alla cerimonia di inaugurazione ricordiamo che il presidente dì Veronafiere Maurizio Mantovani  ha annunciato che i ricavi dì wine tasting e dì masterclass andranno a iniziative per l’accoglienza dei profughi ucraini. La Fiera, ha spiegato poi  il presidente, si è mossa secondo tre direttrici: il potenziamento delle iniziative, la selezione degli operatori e l’aumento della quota estera. In questa edizione, penalizzata dalla congiuntura internazionale sul fronte Est, vede l’arrivo di 700 buyer dal Nord America e dalla presenza dì tutti i monopoli del Canada. Per il sindaco di Verona Federico Sboarina questa edizione, che ha il sottotitolo “restart”, ripartenza, potrebbe essere ribattezzata “start” “perché è la prima edizione del Vinitaly del futuro, in una città che sarà sede dell’Olimpiade e che collegherà meglio il centro con la fiera e la stazione”. 

Zaia chiede di fermare gli acquisti dall'estero di cantine italiane

La Fiera di Verona ha quindi riaperto le porte del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati (10-13 aprile), che dopo due anni segnati dalle restrizioni per il Covid torna in presenza di pubblico. Sono 4.400 le aziende espositrici presenti alla manifestazione, il cui carattere mondiale è confermato dalla presenza di 700 top buyer esteri da 50 Paesi già accreditati. Al di sotto delle precedenti edizioni comunque le presenze di pubblico. Oltre 30 i convegni e 76 le degustazioni in calendario. In contemporanea a Vinitaly anche Sol&Agrifood, il salone dell'agroalimentare di qualità, ed Enolitech, il salone delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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