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Basta confusione

Stop agli allarmismi, il vino fa bene: lo dice la scienza

Etichette sì, etichette no sul vino. Il comitato scientifico dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino interviene sulla questione: i benefici ci sono e sono dimostrati da trent'anni di studi

 
03 marzo 2023 | 18:45

Stop agli allarmismi, il vino fa bene: lo dice la scienza

Etichette sì, etichette no sul vino. Il comitato scientifico dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino interviene sulla questione: i benefici ci sono e sono dimostrati da trent'anni di studi

03 marzo 2023 | 18:45
 

Il vino nuoce alla salute, oppure no? Sulla questione dell’etichettatura sul vino richiesta dall’Irlanda, su cui sta lavorando l’Unione Europea, interviene anche l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino perché sul tema se ne sono sentite troppe, commenti di ogni genere, che dicono tutto e il contrario di tutto,capaci solo di generare confusione. Il comitato scientifico Onav - organo unico nel proprio genere, voluto dall’ente - , interviene ora per fare chiarezza perché, tra le tante chiacchiere, non si parlerebbe abbastanza del lavoro fatto dalla scienza in questi anni per dimostrare i benefici che il vino avrebbe sulle persone se consumato in quantità adeguate, del resto l'eccesso, l'abuso, è sconsigliato per il vino così come per decine di altri cibi o bevande. «Sono trent’anni che il mondo scientifico affronta il tema del rapporto tra vino e salute ed è assodato da molti studi che il consumo moderato è protettivo contro lo sviluppo delle malattie coronariche e delle patologie associate allo stress ossidativo – spiega Vincenzo Gerbi, presidente del comitato scientifico Onav -.  Il potenziale beneficio salutistico del vino è stato principalmente attribuito ai composti polifenolici, in particolare flavonoidi, presenti in abbondanza e in forma biodisponibile nel vino. Stupisce quindi che nel recente dibattito sia completamente ignorata questa parte della ricerca scientifica e sia stato enfatizzato solo l’effetto deleterio dell’etanolo, qualunque sia la sua origine e la modalità di consumo».

Le pubblicazioni scientifiche hanno confermato l’utilità del vino

Riguardo all’ipotesi di apporre etichette salutistiche o allarmistiche sul vino Italia, Francia e Spagna sono alleati per contrastare questa possibilità che potrebbe mettere anche a dura prova l'export di questi paesi. Intanto però c’è chi ha scelto in modo indipendente cosa fare, e proprio nel Bel Paese un noto produttore di Prosecco ha deciso di consigliare un consumo moderato del vino - "Non più di due bicchieri al giorno" - attraverso una grafica dedicata sull’etichettatura delle bottiglie. Nessuno però mette in dubbio che il vino - senza un suo abuso – possa fare male.

Tre decenni di pubblicazioni scientifiche

Negli ultimi 30 anni ci sono state migliaia di pubblicazioni scientifiche che hanno confermato l’utilità del vino, da quelle sugli effetti del resveratrolo a quelle sulla longevità, dal ruolo protettivo rispetto alle malattie cardiovascolari fino alla capacità di prevenzione delle degenerazioni neurologiche.

«Nel 2010 l’Unesco ha dichiarato la dieta mediterranea patrimonio immateriale dell’umanità. L’etimologia greca del termine “dieta” fa riferimento allo “stile di vita”, di cui fa parte, a pieno titolo, l’abitudine al consumo moderato di vino. – continua Gerbi -. Ritengo che l’esempio irlandese possa essere seguito da altri paesi nordici con problemi seri di alcolismo, ma gli effetti sulla popolazione saranno sicuramente modesti se non accompagnati da una campagna di educazione alimentare, da iniziare fin dalla più tenera età, basata non solo su elementi di medicina, ma anche su aspetti culturali che arricchiscano i giovani di interessi e curiosità, riducendo la noia e la ricerca dell’obnubilazione, sostitutiva della felicità».

Vincenzo Gerbi, presidente del comitato scientifico Onav

Il comitato scientifico Onav è composto da alcuni importanti esponenti del mondo scientifico: oltre al professor Vincenzo Gerbi, Luigi Moio, presidente dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), i professori Osvaldo Failla, Milena Lambri, Luca Rolle e Anna Schneider, l’enologa di fama internazionale Graziana Grassini, il presidente Onav Vito Intini e il direttore Onav Francesco Iacono. È una struttura unica nel proprio genere nel mondo delle associazioni che si occupano di conoscenza divulgativa del vino e ha un compito preciso.

 

Il suo ruolo è verificare costantemente i contenuti dei corsi di Assaggiatore nei tre livelli e promuovere la conoscenza di questa figura, al centro dell’attività formativa di Onav. «L’Assaggiatore è una persona che si avvicina al vino come elemento di conoscenza e arricchimento personale, anche imparando a usare meglio i propri sensi, senza trascurare gli aspetti culturali e sociali legati al consumo di alcolici». conclude Gerbi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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