Da gennaio a giugno le presenze nelle strutture alberghiere italiane sono aumentate dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. «Un dato incoraggiante - afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - ma ben lungi dal farci parlare di svolta e di ripresa strutturata dei flussi turistici di italiani e stranieri nel nostro Paese». Nel dettaglio i pernottamenti degli italiani sono cresciuti nei primi sei mesi dell’1% e quelli degli stranieri hanno registrato un incremento del 2,5%.
A riprova dell’incertezza che ancora grava pesantemente sull’intero settore e che affligge i bilanci delle imprese ricettive, emergono i dati dell’occupazione nel comparto alberghiero che segnano una flessione dei lavoratori dell’1,9%, suddiviso in un -1,4% di lavoratori a tempo indeterminato e un -2,5% di lavoratori a tempo determinato.
«L’augurio - conclude Bocca - è che la timida ripresa economica dell’area euro prosegua e non subisca shock ulteriori dalla crisi greca e che la nuova squadra dirigente appena insediatasi all’Enit abbia risorse adeguate e determinazione assoluta per accrescere la visibilità mondiale dell’Italia turistica».
I numeri del turismo (gennaio-giugno 2015)
- Gennaio: +0,7% di presenze, +2,4% italiani e -1,8% stranieri; -4,4% di lavoratori occupati, -3,4% indeterminato e -5,8% determinato.
- Febbraio: +7,0% di presenze: +3,8% italiani e +11,2% stranieri; -1,5% di lavoratori occupati: -2,0% indeterminato e -0,7% determinato.
- Marzo: -0,9% di presenze: -4,5% italiani e +3,3% stranieri; -1,2% di lavoratori occupati: -1,8% indeterminato e -0,4% determinato.
- Aprile: -2,1% di presenze: -2,4% italiani e -1,7% stranieri; -2,3% di lavoratori occupati: -1,4% indeterminato e -3,3% determinato.
- Maggio: +5,9% di presenze: +5,1% italiani e +6,6% stranieri; -1,5% di lavoratori occupati: +0,7% indeterminato e -3,3% determinato.
- Giugno: +0,6% di presenze: +1,4% italiani e -0,1% stranieri; -0,9% di lavoratori occupati: -0,1% indeterminato e -1,4% determinato.
Totale: +1,8% di presenze: +1% italiani e +2,5% stranieri; -1,9% di lavoratori occupati: -1,4% indeterminato e -2,5% determinato.