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L'ospitalità diffusa cresce in Italia Ma il comparto ha bisogno di regole

Il segmento del turismo definito “ospitalità diffusa”, ovvero alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, rappresenta il 79% dell'offerta ricettiva italiana e piace molto a un target variegato di viaggiatori. Si tratta di un sistema moderno, che va, però, regolamentato, anche a tutela delle imprese stesse

28 febbraio 2016 | 10:15
L'ospitalità diffusa cresce in Italia 
Ma il comparto ha bisogno di regole
L'ospitalità diffusa cresce in Italia 
Ma il comparto ha bisogno di regole

L'ospitalità diffusa cresce in Italia Ma il comparto ha bisogno di regole

Il segmento del turismo definito “ospitalità diffusa”, ovvero alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, rappresenta il 79% dell'offerta ricettiva italiana e piace molto a un target variegato di viaggiatori. Si tratta di un sistema moderno, che va, però, regolamentato, anche a tutela delle imprese stesse

28 febbraio 2016 | 10:15
 

Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia le strutture ricettive nel 2014 erano 158.412, con 4.849.432 posti letto, le extra-alberghiere 125.122 con 2.608.193 posti letto. Il 57% di queste ultime è rappresentato da alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, il 23% sono bed and breakfast, il 14% agriturismi. Nei primi tre trimestri del 2015 gli arrivi turistici sono stati quasi 91mila e le presenze 336mila.



«L’ospitalità diffusa - dichiara Agostino Ingenito, presidente di Aigo Confesercenti - è una realtà in crescita che, ad oggi, rappresenta il 79% dell’offerta ricettiva italiana. L’ospitalità diffusa è un segmento turistico innovativo che piace sempre più a un target variegato di viaggiatori. Chiediamo alle Istituzioni un dialogo costruttivo e sinergico, in quanto il nostro comparto è fondamentale non solo per la valorizzazione dei centri storici, ma anche in quanto valida prospettiva occupazionale per i giovani».

Ingenito ha, poi, invitato gli operatori a fare rete, per uno sviluppo del sistema e per combattere l’abusivismo, auspicando la realizzazione di un Osservatorio nazionale extralberghiero. Il segretario generale della Confesercenti, Mauro Bussoni ha posto l’accento sulla necessità di valorizzare l’offerta turistica del sistema Italia.

«L’ospitalità diffusa - ha detto Bussoni - è un sistema moderno, che va, però, regolamentato, anche a tutela delle imprese stesse. Confesercenti si sta facendo promotore, con Assoturismo, di una proposta per l’incentivazione dell’offerta turistica italiana e dà massima disponibilità per un confronto con le Istituzioni che porti all’individuazione di norme chiare per il settore».

Sull’importanza di un confronto si è soffermato Francesco Tapinassi, dirigente DG Turismo, MiBACT, che ha annunciato l’intenzione di avviare tavoli con le associazioni: «Nulla si farà senza di voi», ha detto alla platea di imprenditori. Tapinassi ha poi illustrato la costruzione del piano nazionale del turismo «che si svilupperà su un modello partecipativo e sarà uno strumento snello, aggiornato e aggiornabile. L’ospitalità extralberghiera è una realtà molto importante nell’offerta turistica italiana ed è per questo che ci impegneremo per un suo riordino normativo».

Per Mattia Fantinati, responsabile Turismo del MV5S alla Camera dei Deputati, «va creata una rete che porti all’identificazione di norme certe che regolamentino il comparto».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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