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Turismo, debole la ripresa economica -8,5% gli italiani in vacanza nel 2015

Rispetto al 2014, i viaggi degli italiani sono diminuiti del 6,8%. La flessione ha riguardato soprattutto i soggiorni fuori casa di 4 o più notti (-8,7%); più contenuta per i soggiorni di più breve durata (-4,6%)

 
01 marzo 2016 | 18:13

Turismo, debole la ripresa economica -8,5% gli italiani in vacanza nel 2015

Rispetto al 2014, i viaggi degli italiani sono diminuiti del 6,8%. La flessione ha riguardato soprattutto i soggiorni fuori casa di 4 o più notti (-8,7%); più contenuta per i soggiorni di più breve durata (-4,6%)

01 marzo 2016 | 18:13
 

Si sono succedute, negli ultimi mesi, discussioni sulla consistenza della ripresa economica, sollecitate dai rapporti dell’Istat riguardanti il Pil, l’occupazione, il fatturato delle imprese, la fiducia nel futuro di operatori economici e cittadini comuni. Pochi - rileva Isvra (Istituto italiano per lo sviluppo rurale e l’agriturismo) - hanno rivolto attenzione ai dati, pubblicati da Istat nei giorni scorsi, su arrivi e presenze turistiche nei primi nove mesi del 2015, e sulle vacanze degli italiani nel 2015, indicatori molto significativi della possibilità di spesa delle famiglie.



Il report dell’Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, aggiornato al 3° trimestre del 2015, conferma nuovamente la superficialità e l’infondatezza delle previsioni sull’impatto dell’Expo sul turismo. La “grande occasione” milanese ha prodotto, tra aprile e settembre 2015, un incremento di pernottamenti, rispetto allo stesso trimestre del 2014, di appena il 2,3% dei turisti italiani e l’1,4% dei turisti stranieri.

Se si considerano i primi nove mesi del 2015, il risultato vede decrescere l’incremento delle presenze dei residenti (+1,3%), e aumentare quello dei non residenti (+2,3%). Complessivamente, nelle aziende turistico-ricettive, gli arrivi (numero di ospiti) sono cresciuti del 3,1% e le presenze del 1,8%. Della stagione turistica straordinaria, dell’incremento di ospiti a due cifre, ripetutamente annunciati prima e durante Expo, non c’è traccia. L’unico dato confortante è il ritorno della crescita del turismo interno, in calo di presenze dal 2007.

Ben diversi e preoccupanti sono i dati del rilevamento di Istat sui viaggi e le vacanze degli italiani nel corso dell’intero 2015, che comprendono anche i soggiorni in alloggi di proprietà o in affitto. Rispetto al 2014, i viaggi degli italiani, in Italia o all’estero, sono diminuiti del 6,8%. La flessione ha riguardato soprattutto i soggiorni fuori casa di 4 o più notti (-8,7%), mentre è stata più contenuta per i soggiorni di più breve durata (-4,6%).

Le persone che hanno fatto almeno un viaggio (una notte fuori casa) sono diminuite, nel 2015 rispetto al 2014, del 8,5% risultando circa 10,4 milioni (quasi un cittadino su sei). Considerando - argomenta Isvra - che le vacanze sono, fra i consumi voluttuari, forse il più urgente, è chiaro che le condizioni economiche della maggioranza degli Italiani non accennano a migliorare, anzi presumibilmente peggiorano.

La flessione dei viaggi ha riguardato anche i due trimestri (aprile-giugno e luglio-ottobre) più influenzati dallo svolgimento dell’Expo di Milano, periodo in cui era invece lecito aspettarsi un incremento. In realtà molti degli Italiani che hanno visitato l’Expo (stimati in circa 15 milioni) hanno utilizzato, per soggiornare in Lombardia o regioni limitrofe (soprattutto Emilia Romagna e Veneto), un viaggio breve che negli anni precedenti dirigevano verso altre regioni. Nel quarto trimestre del 2015 la regione più frequentata è stata il Lazio, probabilmente per effetto dell’apertura del Giubileo.

Per quanto riguarda le caratteristiche dei luoghi di destinazione, la diminuzione dei viaggi si concentra soprattutto sulle città (esclusa Milano, che ha segnato durante Expo incrementi percentuali di ospiti fra il 10 e il 15%, e i capoluogo di provincia più vicini), mentre è più contenuta per le mete balneari, rurali, naturalistiche, collinari e montane.

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