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Turismo enogastronomico È la Toscana la meta preferita

La più desiderata dagli italiani e la più conosciuta tra gli stranieri in visita nel nostro Paese. La Toscana si conferma al primo posto negli indici di gradimento come luogo dove soggiornare per vacanze enogastronomiche. La tipicità del cibo regionale rapisce in particolare i turisti che arrivano da lontano.

19 dicembre 2018 | 12:11
Turismo enogastronomico 
È la Toscana la meta preferita
Turismo enogastronomico 
È la Toscana la meta preferita

Turismo enogastronomico È la Toscana la meta preferita

La più desiderata dagli italiani e la più conosciuta tra gli stranieri in visita nel nostro Paese. La Toscana si conferma al primo posto negli indici di gradimento come luogo dove soggiornare per vacanze enogastronomiche. La tipicità del cibo regionale rapisce in particolare i turisti che arrivano da lontano.

19 dicembre 2018 | 12:11
 

La più desiderata dagli italiani e la più conosciuta tra gli stranieri in visita nel nostro Paese. La Toscana si conferma al primo posto negli indici di gradimento come luogo dove soggiornare per vacanze enogastronomiche. La tipicità del cibo regionale rapisce in particolare i turisti che arrivano da lontano.

A rivelarlo è il “Rapporto sul turismo enogastronomico italiano”. Le ragioni di questo successo andrebbero ricercate non solo nella grande ricchezza dei prodotti locali, delle esperienze e del paesaggio, ma anche nel fatto che la Regione Toscana ha saputo essere antesignana in questo settore, promotrice di tendenze sul turismo enogastronomico.

(Turismo enogastronomico È la Toscana la meta preferita)

«Un primato - afferma Roberta Garibaldi, che ha condotto e coordinato la ricerca - che la Toscana ha conquistato grazie ad anni di attività e promozione sui temi dell'enogastronomia affermandosi quindi come punto di riferimento non solo in Italia (il 18% degli intervistati indica la Toscana come migliore destinazione per un viaggio o una vacanza enogastronomica) ma anche nel mondo. Gli stranieri infatti indicano sempre l'Italia tra le mete preferite e quando scelgono di nominare una regione citano la Toscana che viene quindi riconosciuta come vero e proprio brand legato al turismo enogastronomico».

Tra le migliori pratiche di evoluzione del turismo enogastronomico che hanno aperto la strada alle nuove tendenze, Garibaldi cita Vetrina Toscana «come luogo di comunicazione dell’offerta del cibo locale che spesso è la prima esperienza ricercata dei turisti (il 73%) quando compiono un viaggio». Sempre dalla ricerca condotta da Roberta Garibaldi, la Toscana risulta essere la regione con il maggior numero di agriturismi e di cantine aperte all’enoturismo.

(Turismo enogastronomico È la Toscana la meta preferita)

Altri dati sulla situazione del turismo enogastronomico in Toscana, con particolare riferimento ai turisti stranieri, emergono da uno studio commissionato da Vetrina Toscana al Centro Studi Turistici sui risultati di un’indagine sul turismo realizzata da Banca d'Italia. Per quanto riguarda gli stranieri, l'enogastronomia rappresenta in Toscana il circa 7% delle notti, posizionandosi al terzo  posto come motivazione di viaggio subito dopo l’arte e cultura ed il balneare. Il valore è superiore alla media nazionale (3,4%).

Il turista straniero che arriva in Toscana spinto principalmente dall’enogastronomia è anche quello che spende di più (163,90 euro al giorno, di cui 47,47 euro per la ristorazione, a conferma di come il fenomeno rappresenti anche un importante volano per l’economia della regione. La spesa per ristorazione dei turisti stranieri in Toscana supera il miliardo di euro, attestandosi sul 24% del totale.

Non solo: il turista straniero che punta sull'enogastronomia non è un turista mordi e fuggi, si ferma sul territorio e spende di più. Altro fattore interessante è che puntare su questo tipo di turismo consente di ampliare la stagione turistica, sia in senso temporale che di estensione laddove il turista enogastronomico percorre i sentieri meno battuti alla ricerca di prodotti cantine e ristoranti. Tra giugno e novembre (con un picco a ottobre) il numero di pernottamenti mensili dei viaggiatori che hanno nell’enogastronomia la prima o la seconda motivazione di viaggio è superiore alla media.

(Turismo enogastronomico È la Toscana la meta preferita)

Infine il cibo: quello toscano piace molto, soprattutto i piatti che sono espressione della tipicità toscana. I pranzi più apprezzati sono infatti quelli assaporati sono fuori dai grandi centri turistici. Al di là dei giudizi del turista enogastronomico, la ristorazione assume un valore qualitativo molto alto anche per i turisti delle città d'arte e del balneare e l'enogastronomia assume sempre più valore nell'esperienza totale del viaggio ed è un elemento portante che caratterizza l'offerta della Toscana.

«Questi importanti risultati non ci devono far abbandonare la continua ricerca dell'eccellenza di cui la Regione Toscana è stata da sempre ambasciatrice - afferma Stefano Ciuoffo, assessore al Turismo e Commercio della Regione Toscana - anche quest'anno abbiamo portato avanti un lavoro importante di rilancio del progetto Vetrina Toscana, attraverso il diretto coinvolgimento degli operatori che hanno condiviso con noi la necessità di arricchire i contenuti di tale marchio con un richiamo al territorio, alla qualità dei prodotti e dei produttori, alla professionalità e competenza degli operatori, alla coniugazione della tradizione con l'innovazione, alla valorizzazione delle capacità artigianali del nostro territorio. E questi saranno i nostri obiettivi per il 2019, insieme al proseguimento del lavoro avviato nel 2018 per integrare gli strumenti di Vetrina Toscana nel progetto di valorizzazione dei Borghi e dei Centri Commerciali Naturali, oltre che con le azioni di promozione turistica portate avanti da Toscana Promozione Turistica e da Fondazione Sistema Toscana».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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