Non sarà un Carnevale da tutto esaurito, quello che prenderà il via a Venezia il prossimo 8 febbraio. A una decina di giorni dalla partenza della kermesse, le prenotazioni nelle strutture alberghiere sono in netto calo rispetto all’anno scorso.
Il Carnevale di Venezia prenderà il via l'8 febbraio
A rivelarlo è l’Associazione veneziana degli albergatori, che teme per la prima volta dopo anni un ridimensionamento delle presenze in Laguna in uno dei periodi e per una delle manifestazioni più attesi dell’anno. «Il calo rispetto al 2019 sarà notevole - ha detto il direttore
Claudio Scarpa, interpellato da
La Nuova Venezia - anche se la sensazione è di una leggera ripresa, rispetto a novembre e dicembre».
Da mesi il settore dell’accoglienza a Venezia sta vivendo
un periodo difficile: gli alberghi non sono ancora definitivamente usciti dal tunnel della paura dell’acqua alta, che ha spinto tanti turisti ad annullare (o semplicemente a rimandare a data da destinarsi) il loro soggiorno in Laguna. Un calo sensibile, rispetto al passato, che si è visto anche
durante le ultime festività.
Ma c’è di più: dal recente convegno di Federalberghi, sono emersi i dati relativi all’esplosione delle strutture extralberghiere (regolari) in Italia e segnatamente nel capoluogo veneto. È qui infatti che negli ultimi anni si è registrato uno degli aumenti più sensibili di tutto il Paese: Venezia è infatti al secondo posto, con un incremento dei bed & breakfast del 170,82%, dietro soltanto a Milano (+218,09%), che anche in questo caso traina la corsa e davanti ad altre città d’arte, come Roma (+88%) e Firenze (+79%).
Numeri che preoccupano il settore anche in relazione al fatto che, per tante strutture regolari, potrebbero essercene tante abusive: «Sappiamo che ce ne sono a centinaia - ha detto ancora Scarpa - il che produce un danno per tutti, se consideriamo il mancato introito della tassa di soggiorno, oltre che un problema di sicurezza».