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Estate 2020, torna in voga il pic-nic Così la montagna sarà anti-covid

Se riusciremo a fare le ferie estive dovremo comunque continuare a rispettare alcune buone norme. Ecco che il pranzo al sacco in quota tornerà ad essere diffuso e gli alberghi si stanno attrezzando.

di Giovanni Berera
 
13 maggio 2020 | 10:15

Estate 2020, torna in voga il pic-nic Così la montagna sarà anti-covid

Se riusciremo a fare le ferie estive dovremo comunque continuare a rispettare alcune buone norme. Ecco che il pranzo al sacco in quota tornerà ad essere diffuso e gli alberghi si stanno attrezzando.

di Giovanni Berera
13 maggio 2020 | 10:15
 

Sarà un’estate green, smart e slow. Questo il mantra che tutti ripetono. Praticamente sarà tutto quello che la montagna italiana è sempre stata, anche quando non parlava ancora inglese. Anche quando non si parlava di distanziamento sociale. Da sempre le vacanze in alta quota profumano di libertà, di pace e di autenticità. Ma quest’anno un po’ di più. Gli ultimi difficili mesi hanno riacceso l’interesse di molti (e non solo degli affezionati) nei confronti della montagna. Interesse - in realtà - mai sopito e -anzi - in costante incremento negli ultimi anni, soprattutto per quelle destinazioni che hanno saputo valorizzare la propria identità, facendo emergere il fascino della verità delle proprie tradizioni. Con buona pace del modello “ostriche e champagne, viene giù la valanga” descritto in una canzonetta pop tanto in voga qualche inverno fa, ispirata a vacanze in alta quota svaporate e un po’ cialtrone, così ben raccontate nei film dei Vanzina.

Pic-nic al posto del rifugio gourmet - Estate 2020, torna in voga il pic-nic Così la montagna sarà anti-covid

Pic-nic al posto del rifugio gourmet

Sarà, invece, l’estate della montagna più autentica, che non scimmiotta il mare o - ancora peggio - la città. Ritmi distesi, dimensione domestica, contatto con la natura, sport outdoor e cultura locale. Un po’ per necessità e un po’ per convinzione, le ostriche cederanno il passo ai formaggi di malga e le sciabolate alle passeggiate. E ai picnic, principali candidati a diventare uno dei trend dell’estate 2020, che segnerà il riscatto di questa allegra consuetudine bucolica, spesso ritenuta – superficialmente – naïf. E che, in realtà, vanta origini tutt’altro che popolari, radicate nell’usanza nobiliare di mangiare all’aria aperta durante le battute di caccia. Campioni di picnic furono i Borbone, sovrani di Francia (i cui déjeuner de chasse furono immortalati in molti dipinti) e molto prima di loro, Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero e, soprattutto, inventore – secondo la vulgata - dell’arancino, spuntino perfetto durante la caccia. Nell’Ottocento, età dell’industrializzazione, anche la borghesia scoprì le gioie del picnic, che divenne occasione di fuga dalla città e di nuovo contatto con la natura. E di una convivialità meno sofisticata e più genuina. Sostanzialmente tutto ciò di cui avremo più bisogno nella prossima estate.

Alta Badia in prima fila per il servizio - Estate 2020, torna in voga il pic-nic Così la montagna sarà anti-covid
Alta Badia in prima fila per il servizio

L’hanno capito subito in Alta Badia, dove sono pronti al via nuovi progetti che promuovono il distanziamento sociale e la riscoperta della cultura ladina e che permettono di godersi la natura e i grandi spazi della montagna in tutta tranquillità. Tra le novità dell’estate i “Picnic in vetta”, nuova declinazione en plein air di “In vetta con gusto”, la golosa proposta estiva dell’Alta Badia che unisce la vita all’aria aperta, la natura incontaminata e le tradizioni locali ai piaceri della tavola. Il format dei “Picnic in vetta” è semplice: gli ospiti potranno acquistare presso alcuni rifugi un cestino con i migliori prodotti locali da gustare sui verdissimi prati della valle, nel proprio luogo preferito.  Ogni rifugio (per ora hanno aderito Jimmi, I Tablá, Bioch, Las Vegas, Pralongiá e Lee) personalizzerà il cestino, così da offrire ai turisti la possibilità di cambiare ogni giorno prato, panorama e proposta culinaria. Ciliegina sulla torta: una coperta (compresa nel kit) per mettersi comodi e concedersi un lauto pranzo, contemplando il Sas dla Crusc, il Sassongher, il Gruppo del Sella o una delle altre maestose vette dell’Alta Badia. Perché un picnic non è semplicemente mangiare all’aperto, ma è anche trovare il luogo perfetto.

Lo sanno bene Riccardo Gaspari e Ludovica Rubbini del SanBrite di Cortina d’Ampezzo, che organizzano pranzi e cene (strepitosa quella di San Lorenzo!) sui prati, che circondano il loro ristorante e il loro caseificio, il Piccolo Brite, dove sono sempre pronti i cestini con i loro prodotti: pane, affettati, formaggi, yogurt, estratti vegetali e torta. Tutto ciò che finisce nel cestino cresce nell’orto o è fatto in casa, anzi nell’agricucina di Riccardo. Ogni giorno una proposta diversa, a seconda della disponibilità delle materie e sempre di grande qualità. Al Piccolo Brite la famiglia Gaspari produce in maniera artigianale burro, formaggi e affettati da oltre 20 anni, mantenendo inalterata l’atmosfera di un caseificio antico, dove si può ancora respirare il profumo del latte appena munto e dell’erba appena tagliata. Ma c’è di più. A Riccardo e Ludovica non basta offrire ai loro ospiti il panorama sulle Tofane che si gode dai prati di Alverà. Si sono inventati la BRITEmobile, una cucina in movimento che può essere trasportata fino in altissima quota per gustarsi un indimenticabile pranzo letteralmente immersi nella natura. Niente cestini e coperte, però. Il menu di cinque portate che Riccardo prepara con la BRITEmobile si gusta comodamente seduti ad un elegante tavola.

Preparazione del pic-nic SaBrite - Estate 2020, torna in voga il pic-nic Così la montagna sarà anti-covid
Preparazione del pic-nic SaBrite

Chi ama il fascino delle contaminazioni tra natura, arte e gusto non può mancare alle escursioni sul sentiero LanArt di Falzes, organizzate dal Gourmet e Boutique Hotel Tanzer, una piccola perla incastonata nel cuore verde della Val Pusteria. I padroni di casa, Christl e Hans Baumgartner, conoscono gli angoli più suggestivi della loro valle, alla scoperta dei quali accompagnano con grande piacere i loro ospiti. Una delle loro mete preferite è il sentiero LandArt, che si snoda, poco distante dal loro albergo, nei boschi di Falzes. È un’escursione perfetta per le famiglie, semplice e molto suggestiva, il cui itinerario è scandito da sette grandi installazioni di arte ambientale, armoniosamente inserite nel rigoglio della natura. Perfetta conclusione dell’escursione è il picnic con i prelibati spuntini, ideati per gli ospiti di casa da Hannes, figlio di Christl e Hans e giovane chef talentuoso, già segnalato dalle guide più rinomate. Tre le proposte di picnic: tradizionale, dove il protagonista è lo speck; fitness, per chi ama la frutta e la leggerezza; regionale, con kaminwurzen e schüttelbrot per gustare i sapori decisi del territorio. La selezione dei migliori prodotti e un’interpretazione originale della cultura culinaria locale, connotano ogni creazione di Hannes, dai cestini per i picnic ai menu gourmet che prepara per le cene in albergo.

Il cestino del Vigiulius - Estate 2020, torna in voga il pic-nic Così la montagna sarà anti-covid
Il cestino del Vigiulius

Un ultimo consiglio per gli amanti del natural retreat e per chi la prossima estate cerca una rigenerante riservatezza. I picnic del Vigilius Mountain Resort di Lana regalano un’emozione d'altri tempi: raggiungere la cima del Monte san Vigilio con l’iconica seggiovia monoposto, ben equipaggiati del sontuoso – è proprio il caso di dirlo - cestino da picnic del Resort, carico di prelibatezze e godersi una giornata tra i prati in fiore o all’ombra dei larici, accompagnati dal piacevole scampanellio delle mucche che pascolano tranquille. Come ogni cosa al Vigilius, anche il picnic è ecosostenibile, dal cestino in vimini, alle porcellane; dai bicchieri di vetro ai tovaglioli di stoffa per ridurre al minimo ogni impatto ambientale. Il ricco menu prevede torta secca, frutta, roast beef di manzo, speck, rafano, cetriolo, formaggio, quiche di funghi, pomodorini, bufaline e pane. Un vero pranzo di festa per il palato e lo spirito, da gustare in un’oasi di pace incontaminata con Monte San Vigilio, dove non esistono automobili e si respira a pieni polmoni un grande silenzio verde.

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