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Bergamo tutela il decoro dei borghi No a bazar, gelaterie e fast food

 
04 dicembre 2017 | 10:02

Bergamo tutela il decoro dei borghi No a bazar, gelaterie e fast food

04 dicembre 2017 | 10:02
 

Regione Lombardia scende in campo per tutelare le aree con valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico. Tra queste c’è Bergamo Alta, dove non apriranno più gelaterie, fast food o pizzerie senza posti a sedere.

Il documento indica con precisione quali attività potranno aprire tra i vicoli di Città Alta e quali no. La lista è piuttosto lunga e intricata: non potranno aprire neanche gelaterie, sexy shop, rosticcerie, tavole calde, paninoteche, bazar non alimentarie e attività che propongono chincaglierie col chiaro intento di preservare il decoro di quello che rappresenta una delle maggiori attrazioni turistiche per la città che, per altro, si prepara a sfruttare la nomina delle Mura a Patrimonio Unesco.

(Bergamo tutela il decoro dei borghi No a bazar, gelaterie e fast food)

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha fatto sapere che si tratta di interventi di tutela che vengono attuati in via sperimentale per un anno e mezzo, ma l’intenzione è quella di confermarli a tempo indeterminato. Le regole, inoltre, entreranno in vigore entro la fine del 2017 dopo che il Consiglio Comunale avrà votato favorevolmente.

Città Alta tuttavia non è il solo Borgo che viene toccato dal documento, perché anche i commercianti di Borgo Pignolo, Santa Caterina e Borgo Palazzo dovranno rispettare alcune norme. In particolare le indicazioni riguardano le vetrine dei negozi che dovranno inserirsi in modo consono al contesto architettonico e artistico del luogo in cui si trovano.

Nei borghi, gli interni dei negozi dovranno anche essere illuminati in modo da non alterare le condizioni dello spazio pubblico circostante. I proprietari di locali sfitti hanno invece l’obbligo di oscurare le vetrine con modalità e materiali tali da rispettare il decoro estetico dell’edificio. Non potranno essere affissi sulle vetrine manifesti, volantini e avvisi vari. Unica eccezione: le comunicazioni per spiegare che l’attività commerciale si è trasferita oppure per dire che il locale è in vendita o in affitto. Le vetrine, poi, devono essere utilizzate per la loro funzione originaria di esposizione: non possono essere oscurate da pannelli o pellicole coprenti e sulle vetrine non vanno appoggiate scaffalature per lo stoccaggio delle merci.

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