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Calabria, un passo avanti per il turismo La Regione certificata “Welcome Chinese”

Accordo stretto tra la Calabria e il governo di Pechino per incoraggiare il turismo dalla Cina dal punto di vista turistico e commerciale. Il sottosegretario al Mibact Dorina Bianchi parla di «una grande opportunità»

 
12 aprile 2017 | 15:28

Calabria, un passo avanti per il turismo La Regione certificata “Welcome Chinese”

Accordo stretto tra la Calabria e il governo di Pechino per incoraggiare il turismo dalla Cina dal punto di vista turistico e commerciale. Il sottosegretario al Mibact Dorina Bianchi parla di «una grande opportunità»

12 aprile 2017 | 15:28
 

La Calabria è la prima Regione italiana certificata “Welcome Chinese”, prestigioso riconoscimento governativo di Pechino che permette alle realtà insignite di entrare nel mercato cinese in modo diretto e di beneficiare del sostegno della China Tourism Academy, ente del ministero del Turismo cinese che supporta e accredita i più importanti tour operator cinesi, in collaborazione con la rete televisiva nazionale cinese (Cctv) e China Union Pay, unico circuito di carte di credito emesso in Cina.

Calabria, un passo avanti per il turismo La Regione certificata Welcome Chinese

L'annuncio è stato fatto dal presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio, durante la Bit (Borsa internazionale del turismo) a Milano. All'evento hanno partecipato il sottosegretario al Turismo del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dorina Bianchi e la direttrice relazioni esterne di Welcome Chinese, Concetta Caravello. La Calabria diventa quindi la prima regione italiana a realizzare un progetto mirato per la Cina, sia dal punto di vista turistico che economico e commerciale, grazie al quale potrà fregiarsi del riconoscimento di Welcome Chinese.

L’obiettivo della certificazione Welcome Chinese è quello di far conoscere le bellezze paesaggistiche, culturali ed artistiche di un territorio che fino ad oggi viene identificato dai turisti cinesi solo per i famosi Bronzi di Riace, ma che invece ha molto altro da offrire, come ad esempio l’aspetto naturalistico da vivere all’interno del Parco nazionale della Sila dove i turisti dell'ex impero celeste potranno beneficare di un ambiente incontaminato e di aria pulita.

La Calabria mira ad attrarre maggiori turisti cinesi anche attraverso l’impegno di avviare relazioni istituzionali con le controparti cinesi e soprattutto con i vettori cinesi al fine di poter veicolare in primis voli charter e a seguire anche voli di linea da alcune città cinesi verso l’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme.

La prima azione promozionale sarà avviata dal 9 al 12 maggio in occasione della fiera internazionale del turismo Itb di Shanghai durante la quale il presidente Oliverio con una delegazione di tour operator calabresi andrà a presentare l’offerta turistica per quel mercato, grazie al supporto tecnico-operativo di Select Holding, la società di marketing internazionale che ha in esclusiva l’attuazione della certificazione Welcome Chinese e di China Tourism Academy, l’organismo pubblico del Ministero del Turismo cinese preposto alla sviluppo del turismo outbound cinese.

A fine giugno una delegazione cinese di Tour Operator e giornalisti cinesi sarà in visita in Calabria e potrà toccare con mano come l’offerta turistica presentata corrisponda alle loro specifiche esigenze, così la Calabria potrà iniziare quel percorso corretto per poter meglio accogliere i turisti cinesi che sempre più sono attratti dai nuovi territori ancora poco conosciuti.

Il leitmotiv della Calabria in Cina sarà caratterizzato dal colore rosso come simbolo che unisce e lega due culture diverse ma omogenee per tanti aspetti, non ultimo quello caratterizzato dall’elemento “peperoncino” che rispecchia le rispettive tradizioni culinarie, il cui obiettivo comune è quello di preservarne le varietà antiche, promuovere la ricerca sui suoi utilizzi, valorizzare ogni forma di espressione artistica che risponda alla connotazione di “piccante” in quanto trasgressivo e innovativo. Una mirata campagna promozionale sui social media cinesi come quella su Wechat completerà l’azione promozionale e supporterà il processo di avvicinamento della Calabria alla Cina.

La certificazione Welcome Chinese è uno standard esclusivo, che permette alle strutture del turismo incoming di accedere ad un network riconosciuto consentendo di indirizzare con specifici requisiti il vasto mercato di visitatori cinesi e distinguersi dalla concorrenza. Chi la possiede gode di una visibilità speciale, marchio autentico di garanzia riconosciuto da parte degli operatori turistici cinesi e dagli enti istituzionali preposti alla gestione del turismo outbound dalla Cina. Sono oltre 500 le strutture certificate Welcome Chinese, in rappresentanza di 32 Paesi in tutto il mondo. La parte del leone la fa l’Europa (inclusa la Russia) con 321 certificazioni e soprattutto l’Italia che, con 120 certificazioni, supera addirittura un quinto di quelle mondiali.

«Siamo particolarmente orgogliosi - ha dichiarato Concetta Caravello, direttrice relazioni esterne Welcome Chinese - della collaborazione strategica con la Regione Calabria e i principali attori operanti nella promozione e accoglienza turistica del suo territorio. Per rendere concreta la certificazione, ed è questo il fulcro del nostro lavoro, dobbiamo supportare le strutture calabresi all'accoglienza di turisti che provengono da un paese lontano geograficamente ma anche culturalmente e dal punto di vista del software: servono menu e guide tradotte, sistemi che accettino le carte di credito cinesi (Union Pay), la capacità di essere presenti nel modo giusto sui social cinesi, che sono il media più importante per la promozione turistica in Cina, ma anche acqua calda gratuita in hotel, ristoranti e bar, un servizio che i clienti cinesi si aspettano di trovare».

«L'Italia con il suo insuperabile patrimonio è una meta da sogno per i cinesi, quello che stiamo cercando di incoraggiare - ha concluso Concetta Caravello - è la scoperta di nuovi itinerari in grado di incentivare nuovi flussi e la permanenza dei visitatori, sensibilizzando gli operatori sugli standard "chinese friendly" dei servizi offerti, che oggi devono essere sempre più mirati, curati ed elevati».

«Il marchio Welcome Chinese - ha detto Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo del Mibact - è un’opportunità per la Calabria per implementare i flussi turistici internazionali. La Cina, infatti, è un mercato turistico con grosse potenzialità di crescita in particolare verso l’Italia. Anche tra Cina e Calabria ci sono molti punti in comune: sono entrambe ricche di storia e cultura, e hanno in comune il peperoncino e il vino come prodotti tipici. Con la Cina abbiamo stipulato un memorandum per il gemellaggio dei rispettivi siti Unesco e firmato un accordo con Alibaba Group, per implementare i flussi turistici».

«Le proiezioni per il decennio 2013-2023 danno l’Italia fra le principali destinazioni per viaggi di lunga durata dei turisti cinesi. Entro il 2020 la Cina supererà Stati Uniti, Regno Unito e Germania come mercato di provenienza di turisti sul lungo raggio: un primato che sarà quantitativo e qualitativo, con una spesa media per ogni viaggio che entro il 2023 aumenterà del 75% rispetto all’attuale. In questo contesto, la Regione Calabria - ha concluso il sottosegretario Bianchi - con il suo straordinario e prezioso patrimonio storico-artistico e paesaggistico, può giocare un ruolo determinante nell’attrazione di visitatori cinesi offrendo itinerari unici, esclusivi e ancora poco conosciuti».

«La Calabria è orgogliosa - ha dichiarato Gerardo Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria - di essere la prima regione in Italia ad aver avviato il percorso di certificazione "Welcome Chinese" dal China Tourism Academy. Sappiamo quanto sia importante investire nel mercato turistico più grande del mondo e attrarre un numero crescente di visitatori dalla Cina. E sappiamo anche quanto gli operatori calabresi attendessero un segnale concreto in tale senso. Per questa ragione vogliamo intraprendere un percorso condiviso con la filiera turistica, coinvolgendo anche Sacal, per rispondere al meglio alle richieste che arriveranno da un pubblico esigente, quale quello cinese. Sarà per noi un motivo in più per garantire un'offerta turistica sempre più adeguata agli standard internazionali».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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