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Castelli Romani da riscoprire Nasce “Terre Ospitali in Festa”

di Mariella Morosi
 
19 febbraio 2019 | 17:41

Castelli Romani da riscoprire Nasce “Terre Ospitali in Festa”

di Mariella Morosi
19 febbraio 2019 | 17:41
 

I Castelli Romani e i Monti Prenestini, terre d’arte, di mestieri e del buon vivere, sono stati protagonisti di una grande festa a Frascati alle Mura del Valadier per la presentazione di “Terre Ospitali in festa”.

Si tratta di una rete d'imprese per la Filiera Turistica dei Castelli Romani nata da un progetto finanziato dalla Regione Lazio. L'obiettivo è quello di proporre queste mete non solo a un pubblico romano - la Capitale dista pochi chilometri - ma al turismo nazionale e internazionale. I comuni coinvolti sono Monte Porzio Catone (capofila) Frascati, Grottaferrata, Monte Compatri, Colonna e Rocca Priora, mentre le imprese dell’enogastronomia e dell'accoglienza che ne fanno parte sono 56.

(Castelli Romani da riscoprire Nasce Terre Ospitali in Festa)

I partner istituzionali sono la Regione Lazio, Le Strade del Commercio, la Cna Roma Castelli, Gal e Comunità Montana Castelli Romani e Monti Prenestini, Parco Regionale dei Castelli Romani, Museum Grand Tour, Consorzio Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani, Visit Castelli Romani, Slow Food Frascati e Terre Tuscolane. È la prima volta che un progetto unisce tutti i protagonisti di questa destinazione tutta da scoprire: 200 chilometri quadrati a sud della Capitale, fatta di monumenti e archeologie ma soprattutto da una natura rigogliosa, da laghi vulcanici circondati da vigneti e oliveti, con tanti percorsi naturalistici, storici e sportivi e borghi antichi dai vicoli tortuosi. Principi e papi la scelsero come destinazione del buon vivere, costruendovi dimore sontuose circondate da giardini all'italiana e era una tappa obbligata anche per i viaggiatori del Gran Tour.

(Castelli Romani da riscoprire Nasce Terre Ospitali in Festa)

Autenticità, innovazione, sostenibilità accoglienza e qualità sono le parole chiave del Manifesto delle Terre Ospitali, come ha detto la destination marketing manager Flavia Fagotto, spiegando i particolari di "Terre Ospitali in festa" insieme al sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti, a Maria Regina Bertolato, presidente della Rete, al ristoratore Paolo Cacciani, a Fulvia Stebellini e a Dario Rossi membri del consiglio direttivo.

(Castelli Romani da riscoprire Nasce Terre Ospitali in Festa)

Valerio Galeotti della Cna Roma Castelli rappresentava il Gal Castelli Romani e Prenestini, braccio operativo della Rete. Tra le destinazioni imperdibili, l’antica Tusculum, il Monastero bizantino dell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, Villa Aldobrandini di Frascati con i suoi giardini e l'organo ad acqua. Tanti i sentieri percorribili a cavallo, a piedi o in bici – che si snodano nel Parco Regionale dei Castelli Romani, comprendendo anche il tratto panoramico tra i Laghi di Nemi e Castel Gandolfo.  Fin dall'antichità sono famosi i vini dei Castelli, bevuti nelle rustiche "fraschette", ma oggi premiati dalle Doc e Docg per l'impegno dei produttori verso la qualità.

(Castelli Romani da riscoprire Nasce Terre Ospitali in Festa)

Altrettanto di livello è l'agroalimentare che propone piatti rustici a base di prodotti dell'orto, ovini, formaggi e salumi, tra cui la gustosissima porchetta. Il cibo più antico del mondo, il pane, qui è celebrato come principe della tavola, cotto in forni a legna e sempre fresco grazie a una lunga lievitazione. Nelle osterie e nei ristoranti si possono gustare i sapori intensi della ruralità e della tradizione contadina. Sono tante le attività anche di modeste dimensioni che l'unione, lo spirito di gruppo consolidatosi con Terre Ospitali può far diventare un prodotto turistico d'eccellenza, con un'offerta slow e soprattutto esperienziale.

Alla festa della presentazione della rete sono stati gustati la trippa dell’Hosteria Amedeo, i fagioli con le cotiche della Cantina Bucciarelli, i rigatoni al sugo di brasato del Ristorante Belvedere, la cacio e pepe del Ristorante Cacciani,  le lumache al sugo de il Tettuccio,la guancia brasata con variazione di porri di F’Orme, lo speciale panino “panis ac perna” del Ristorante Il Torchio, i pani e la pupazza con tre seni dell'Antico Forno Cerulli, i gelati gastronomici di Dario Rossi e tante altre proposte della Comunità Slow Food degli Osti di Frascati. Degustazioni e approfondimenti sui vini e gli oli locali.

Per informazioni: www.terreospitali.info

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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