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Consorzio Pantelleria aiuta De Bartoli dopo il furto di 600 chili di uva passita

di Mariella Morosi
 
06 settembre 2018 | 10:28

Consorzio Pantelleria aiuta De Bartoli dopo il furto di 600 chili di uva passita

di Mariella Morosi
06 settembre 2018 | 10:28
 

Sconcerto e amarezza aveva provocato a Pantelleria il furto di 6 quintali di uva passita zibibbo dalla cantina di Marco De Bartoli, ma subito è arrivata la solidarietà di altri produttori con il dono di altrettanta uva.

È stato un atto ignobile che aveva sottratto alla De Bartoli i frutti di un anno di duro lavoro, un grave danno economico che aveva portato l'azienda alla decisione di rinunciare alla produzione del suo prestigioso passito Bukkuram, che prende il nome dall’omonima contrada dell’isola. Ed invece la De Bartoli, grazie al gesto dei produttori del Consorzio Vini Pantelleria Doc - Pellegrino, Murana, Vinisola, Donnafugata, Basile e Coste di Ghirlanda - ora produrrà il “passito della solidarietà” in edizione speciale.

(Rubati 600 chili di uva a De Bartoli Sei produttori le donano parte del raccolto)

«Quando abbiamo appreso la notizia di questo bruttissimo episodio - ha detto Benedetto Renda, presidente del Consorzio e amministratore delegato delle Pellegrino - tutti ci siamo sentiti direttamente colpiti da questo atto di malvagia disonestà; è bastato un giro di telefonate ai soci per ottenere subito il loro assenso ad una donazione collettiva dell’uva passa prodotta sull’isola. Abbiamo voluto così mettere l’azienda De Bartoli, nelle condizioni di produrre anche quest’anno un loro passito; una risposta corale che testimonia in modo simbolico quanto sia concreto lo spirito di squadra che anima i nostri produttori».

Gipi, Renato e Sebastiano De Bartoli, alla guida dell’azienda fondata dal padre Marco, hanno espresso la loro gratitudine per un gesto tanto generoso. «Con queste uve ricevute in dono - hanno detto - non produrremo il Bukkuram, bensì un passito collettivo, il “Passito della Solidarietà” che sarà poi a disposizione del Consorzio per la promozione della Doc Pantelleria; da una brutta storia come quella che ci è capitata emergerà infine lo spirito dell’isola e la volontà di farne conoscerne la parte migliore».

Negli ultimi anni in Italia si è registrato un aumento dei furti nelle aziende agricole. Se prima nelle campagne erano a rischio le attrezzature ora vengono rubati grossi quantitativi di raccolti. Secondo la Coldiretti solo nell’ultimo anno il fenomeno avrebbe provocato alle aziende agricole, soprattutto piccole, un danno di oltre 300 milioni di euro. Proprio in questi giorni è in corso nell’isola del vento la prima edizione del Pantelleria Doc Festival con dieci giorni di eventi, incontri e degustazioni sui temi della viticoltura eroica, dell’allevamento ad alberello inserito tra i Patrimoni Unesco, delle attrazioni naturalistiche e dell’enogastronomia pantesca.

Il Consorzio che rappresenta l’84% della produzione dell’isola, ha organizzato il Festival insieme a Pantelleria Island con l'obiettivo di valorizzare la Doc Pantelleria, e più in generale il territorio, in un’ottica di sviluppo turistico. Sabato 8 settembre, si terrà l’ultimo appuntamento al Castello di Pantelleria con l’incontro sul tema “Il Parco che vogliamo, un territorio in crescita”, con gli interventi di Benedetto Renda presidente del Consorzio, Salvatore Gino Gabriele presidente del Parco, del sindaco Vincenzo Campo, di Antonio Rallo presidente del Consorzio Doc Sicilia e di Gianfranco Zanna presidente di Legambiente Sicilia.

Per informazioni: www.marcodebartoli.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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