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Ripartiamo dal vino Braide Alte 2017 Livon

Ottenuto da uve Chardonnay, Sauvignon, Picolit e Moscato Giallo, sprigiona un profumo intenso, ampio, con note speziate; in bocca è caldo, avvolgente, di grande struttura, eleganza e complessità.

 
26 giugno 2020 | 09:36

Ripartiamo dal vino Braide Alte 2017 Livon

Ottenuto da uve Chardonnay, Sauvignon, Picolit e Moscato Giallo, sprigiona un profumo intenso, ampio, con note speziate; in bocca è caldo, avvolgente, di grande struttura, eleganza e complessità.

26 giugno 2020 | 09:36
 

Una storia ormai lunga oltre cinquant’anni che ha portato certamente lontano il suo protagonista: Dorino Livon, fino a renderlo uno dei più affermati e conosciuti viticoltori friulani. Una storia, comunque, che affonda le sue origini in una passione e in una tradizione di famiglia: l’amore per la propria terra, il Friuli, in particolare per quel lembo estremo che rappresenta l’ultimo baluardo d’Italia verso l’Europa orientale: il Collio e i Colli Orientali del Friuli. Nel 1964 Dorino Livon acquista il primo appezzamento sulle colline del Collio e a quello, un poco alla volta, ne aggiunge altri. Cresce così, anno dopo anno, l’Azienda agricola Livon.

Risale agli inizi degli anni Ottanta, anche a seguito dell’ingresso in azienda dei due figli di Dorino, Valneo e Tonino, la decisione di diversificare la produzione dei vini che, mantenendo un’alta qualità, potessero sviluppare due differenti concetti strategici. Il decennio che segue è conseguentemente caratterizzato dal consolidamento di quanto in precedenza impostato e dall’affermazione di Valneo e Tonino come naturali destinatari dell’eredità paterna. La successiva svolta strategica dell’azienda avviene dal 1992 al 2001 quando, rendendosi conto che per poter rimanere competitivi all’interno di un mercato i cui scenari andavano rapidamente cambiando, i Livon decidono di acquistare quattro aziende agricole: due di queste, Villa Chiopris e Tenuta Roncalto, sono site in Friuli, mentre l’azienda agricola Borgo Salcetino si trova in Toscana in zona Chianti Classico e l’azienda Fattoria Colsanto in Umbria zona Docg Montefalco.

Vino degustato: Venezia Giulia Bianco “Braide Alte” 2017 Livon

La vendemmia effettuata interamente a mano in cassette, con macerazione a freddo in pressa orizzontale della durata di otto ore e successiva pulitura del mosto per decantazione. La fermentazione avviene in barriques nuove di Allier ad una temperatura controllata di 14-16°C. Terminata la fermentazione, il prodotto così ottenuto non viene travasato e rimane quindi a maturare negli stessi contenitori per circa otto mesi mantenendolo ad una temperatura costante. Concluso tale periodo viene effettuato l’assemblaggio definitivo a cui fa seguito l’imbottigliamento ed ulteriore lungo periodo di affinamento in bottiglia prima che il vino inizi ad essere distribuito. Ottenuto da uve Chardonnay, Sauvignon, Picolit e Moscato Giallo, è un vino di colore giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Al naso si presenta intenso, ampio, con note speziate. In bocca è caldo, avvolgente, di grande struttura, eleganza e complessità; si evolve nel bicchiere al variare della temperatura. Gli abbinamenti ideali sono primi e secondi piatti a base di pesce (cernia, pesce spada, baccalà) con condimenti a base di pomodoro o altri aromi, ma anche carni bianche e formaggi a pasta molle non stagionati. È inoltre ottimo in abbinamento a carni d’agnello, capretto al forno e carni alla griglia.

Ripartiamo dal vino Braide Alte 2017 Livon
Venezia Giulia Bianco “Braide Alte” 2017 Livon

Per informazioni: www.livon.it


Paolo Porfidio è laureato in enologia e lavora come head sommelier al ristorante Terrazza Gallia, al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano. Si è classificato primo nel sondaggio “Personaggio dell’anno 2019 - Premio Italia a Tavola” nella categoria Sala e Hotel. Grande è la sua popolarità nel mondo professionale e sui social network, tanto che nel sondaggio è risultato il candidato più votato in assoluto tra tutte le categorie.

Paolo Porfidio al Terrazza Gallia - Porfidio, da enologo a sommelier «Nel sondaggio vittoria inaspettata»
Paolo Porfidio al Terrazza Gallia

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